Spettacolo satirico di Sabina Guzzanti al teatro Bellini di Napoli

teatro bellini

Al Teatro Bellini, il 27 novembre Sabina Guzzanti presenta lo spettacolo “Come ne venimmo fuori (proiezioni dal futuro)” da Lei scritto e interpretato, diretto da Giorgio Gallione, con le musiche di Paolo Silvestri e la scenografia di Guido

Fiorato. La Guzzanti, (per inquadrare un po’ il personaggio), uscita dall’Accademia d’Arte Drammmatica Silvio D’Amico, si è è impegnata nel cinema, in teatro ed in TV. Inizia, come protagonista, del film “I cammelli” di Giuseppe Bertolucci, in cui interpreta tredici personaggi diversi. Nella lista delle sue partecipazioni si elencano “Cuba Vibre”, “Donna Selvaggia” di cui è anche regista, “Viva Zapatero” vincitore della 28° edizione del cinema di Villerupt . L’artista è contro la legge che limita la libertà dell’informazioni, insieme ai comici satirici italiani e non; è autrice degli spettacoli “Le ragioni dell’Aragosta”, “Draquila”, “L’Italia trema”; del 2014 è il film “La trattativa”, presentato alla 71° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.

La sua inclinazione è la satira ed i suoi spettacoli presentano una panoramica di personaggi politici, del cinema, del teatro o della TV, da Lei imitati con grande abilità e con acredine, intervallati da piacevoli interludi. Entra anche nella politica attiva in “Forza Italia”, poi passa al partito di Angelino Alfano ed il suo spirito indocile si manifesta tra l’altro, prima con l’opposizione alle nuove leggi che disciplinano il dispositivo delle comunicazioni radiofoniche e televisive, poi,

nel 2008, con la protesta rivolta contro le disposizioni del Governo Berlusconi, nel campo della giustizia. Poi si impegna in diverse questioni, come quella in cui protesta con lo stesso Berlusconi, per la nomina a Ministro di Mara Carfagna, fondandosi su alcuni articoli scandalistici di giornali esteri; alcune controversie finiscono in tribunale, ma ne esce con l’assoluzione. Lo spettacolo “Come ne venimmo fuori (proiezioni dal futuro)”, in scena al teatro di via Conte di Ruvo, si

dipana in un racconto scenico ambientato nel 2041, quando si risolveranno, a suo dire, i nostri problemi, allorchè l’atmosfera della vita sarà più tranquilla e più serena, il denaro sarà nuovamente un mezzo e non un’ambizione affannosa,

senza smarrire la memoria affinchè tutto ciò che è successo non accada più. Nel discorso celebrativo sulle vittorie riportate nel tempo, Sabina, attrice satirica, esaminando l’ignoranza, l’indigenza e le umiliazioni dell’uomo di oggi, fa in modo che la conferenza–spettacolo, con il racconto di fatti ed imitazioni di personaggi del nostro tempo, diventi un gradevole divertimento per lo spettatore.

Federico Orsini

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