Sono trascorsi quattro mesi dall’insediamento nella Casa Comunale di via Gionti della nuova amministrazione capitanata dal sindaco Francesco Ranieri. Parte oggi il cammino con i consiglieri di maggioranza e minoranza per tracciare un bilancio di ciò che è stato fatto, non fatto e che si farà per la cittadina vesuviana.
Iniziamo con il capogruppo consiliare del Partito Democratico, l’avvocato Vincenzo Aquino che è stato il vero e proprio outsider nella competizione elettorale dello scorso 31 maggio, classificandosi terzo con 1437 voti di lista, ma con circa 500 preferenze personali.
Allora avvocato con un manifesto pubblico ha messo a conoscenza della cittadinanza di Terzigno cosa è accaduto, una falsa partenza o l’amministrazione Ranieri è stata costretta a indirizzare la macchina amministrativa sui giusti binari, prendendo decisioni che sono uscite fuori dal coro?
Abbiamo atteso quattro mesi prima di esprimere un giudizio serio sulla nuova amministrazione e sul primo cittadino. Abbiamo studiato i pochi atti approvati e ascoltato le mille promesse non mantenute. Il nostro giudizio è pessimo, si tratta certamente di una brutta e falsa partenza. La giunta comunale è priva di competenze. Le uniche delibere significative sono tre: la n° 42, la n° 46 e la n° 47. Aumento delle tasse per 92.870,00 euro per trenta anni; aumento della tassa Rifiuti di 400mila euro per l’anno in corso e per il prossimo biennio. Scelte scellerate create dal primo cittadino e soprattutto da gran parte di vecchi amministratori che lo affiancano. Il quadro è ancora più grave in quanto ci sono indagini in corso che coinvolgono due dipendenti comunali, ma soprattutto un consigliere comunale scelto dal sindaco.
Ha menzionato in precedenza la questione aumento delle tasse: ci spieghi in termini economici la delibera n°43, secondo lei è un non affrontare il problema o è stata trovata la soluzione più congeniale?
La delibera n° 43 è stata il biglietto da visita del sindaco e dell’intera amministrazione. Nel primo consiglio comunale l’aumento delle tasse di 3.809.094,72 euro per maggior disavanzo derivante dal riaccertamento dei residui, di cui 1.022.931,76 euro sulle quote vincolate del risultato di amministrazione, mentre la parte restante di 2.786.162,96 euro sarà risanato con aumento di tasse di 92.872,10 euro per trenta anni. Analizzando questi dati è evidente che il riaccertamento di residui è il frutto della mala gestione delle ultime amministrazioni nelle quali il sindaco svolgeva l’incarico di vice-sindaco ed assessori e consiglieri di oggi erano quelli che ieri votavano quegli atti. Risultato finale, per 30 anni si dovrà pagare un debito di 92mila euro. Un grave danno alle giovani generazioni ed anche per chi amministrerà in futuro questo Paese, una vera e propria scelta disastrosa.
Un post sul suo profilo personale su un social network ha reso evidente una problematica scolastica di rilievo, ci può dare più dettagli?
La scuola è un obiettivo primario per il mio gruppo. Tanti genitori mi avevano denunciato la mancanza di elementari diritti dei propri figli e ho potuto costatare di persona tutto questo. Mentre l’assessore al ramo, la dott.ssa Falciano e l’intera amministrazione sprecano i soldi per feste in cui mettersi in mostra, i lavori di edilizia scolastica che dovrebbero essere svolti nei mesi di chiusura dell’anno sono iniziati in pieno inverno, causando inevitabilmente disagi. Con i loro ritardi hanno costretto i bambini del Plesso Bifulco a trasferirsi al Plesso Allocca.
Il sindaco Ranieri e l’intera amministrazione sembrano siano distratti o addirittura assenti sulla tematica scuola, ed è per questo che chiediamo un cambio di comportamento e di azioni verso la classe dirigente del domani. Manca il materiale di consumo fondamentale per la scuola: la carta igienica, gessetti, banchi, tendine, carta per le mani e tante altre piccolissime cose che sono però indispensabili, basti pensare che al plesso di Boccia al Mauro le sedie di plastica utilizzate non sono a norma. Mancano i laboratori, i computer, le lavagne elettroniche non sono state riparate e, clamoroso, manca la classica campanella all’ingresso.
Poi vi sono questioni serissime disattese come quella delle scale di sicurezza e della pensilina. Per il liceo invece, attendiamo, fino a adesso non si è mai parlato di quella struttura.
Ricordate in campagna elettorale quando si parlava della scuola? Le nostre scuole dovranno avere il sapone nei bagni, un verde curato, giochi da giardino per i piccoli, palestre sicure e attrezzate e la connettività wireless per l’accesso a materiali didattici e a contenuti digitali sia per i docenti sia per gli studenti. Pura utopia.
Come vede Terzigno in questo momento?
Vedo che i cittadini sono attoniti, sembrano essere storditi da tanta inefficienza e incapacità, anche tanti che avevano creduto in quel cambiAMO Terzigno si stanno ricredendo. Terzigno ha bisogno di un nuovo modo di amministrare, non delle vecchie logiche spartitorie, prive d’interesse per i problemi veri.
Va riconosciuto che a differenza del passato è l’unica amministrazione che non ha uno staff, il primo cittadino in alcuni settori è sceso in campo personalmente e si è fatto da garante, queste cose gli vanno riconosciute?
Guardi che le uniche amministrazioni con lo Staff, tra l’altro di una sola persona, sono state quelle di cui il sindaco era vice. Il primo cittadino come primo atto fece una delibera scellerata e assurda con la quale aveva previsto quattro persone per lo Staff, un modo per ripagare promesse fatte in campagna elettorale. E’ stato costretto a ritirarla perché rischiava di accontentarne quattro e scontentarne molti di più, questa è stata la motivazione del ritiro della delibera.
In più di un’occasione ha pubblicamente dichiarato che quest’amministrazione è frutto di logiche spartitorie, accordi già instaurati in campagna elettorale.
La notte del 2 maggio, in poche ore, ben tre liste di candidati hanno tradito i loro aspiranti primi cittadini e sono corsi a chiedere riparo e soccorso all’attuale sindaco che ha imbarcato tutto e tutti. Penso che sia difficile che in quella notte abbiano discusso dei problemi dei cittadini. Credo che si siano divisi le poltrone e il sottogoverno. La prova evidente è la Giunta e gli assessori frutto di equilibri politici e non di vere competenze.
Tra l’altro sui fatti di quella notte mi risulta in corso una indagine della magistratura. Quindi i dubbi non sono solo di natura politica.
Il domani per la nostra Terzigno?
Credo che il futuro del nostro paese cambierà quando i cittadini lo vorranno veramente, ma al cambiamento deve esserci una classe dirigente onesta e competente, senza compromessi con il passato. Sto lavorando e costruendo una squadra di nuovi amministratori, aperta a tutti quelli che non vogliono imparare solo a “salire al Comune” ma “come amministrare un Comune”.
Quali questioni/argomenti ritiene di dover evidenziare alla cittadinanza?
Argomenti principali quattro e te li elenco:
- Abbandono e sversamento illegale dei rifiuti;
- Lo stato di degrado inaccettabile di Corso L. da Vinci;
- La questione della piazza e delle periferie dove non è stato fatto nulla;
- La riqualificazione dell’area dismessa RFI per area mercatale, approvata con Delibera di Giunta 42/15.
Colgo l’occasione per annunciare che sto lavorando personalmente, insieme all’Amministrazione di San Giuseppe Vesuviano, per convincere la Regione e il Governatore de Luca a investire sei milioni di euro per una vera pista ciclabile sulla dismessa tratta ferroviaria Cancello-Torre. Potrebbe essere un grande volano di sviluppo. Noi lavoriamo, anche se in silenzio, per Terzigno.
Termina qui il nostro primo viaggio all’interno della nuova macchina comunale. Un grazie all’avvocato Aquino per la disponibilità concessaci.
Nando Zanga