Le indagini svolte dallo scorso giugno da parte dei militari dell’Arma e coordinate dalla D.D.A. hanno accertato la responsabilità dei quattro in ordine al reato di estorsione in concorso, aggravata dal metodo mafioso.
In particolare i militari hanno fatto luce su due tentativi di estorsione ai danni di imprenditori edili impegnati a Frattamaggiore, rispettivamente, nella ristrutturazione di un istituto scolastico e nella realizzazione di un parco condominiale: a quest’ultimo era stata richiesta a titolo di tangente la somma di 160mila euro.
Il sodalizio criminoso aveva minacciato le vittime fino a costringerle ad interrompere i lavori sui cantieri.
Agli arrestati lo scorso 5 novembre fu notificato un decreto di fermo del Pubblico Ministero, che ora è sfociato in ordinanza di custodia cautelare, notificatagli mentre erano detenuti al carcere di Secondigliano.
I primi tre resteranno reclusi a Secondigliano, mentre il quarto è stato accompagnato nella sua abitazione agli arresti domiciliari.