Gravissimo incidente in nottata nel vesuviano. lo scontro tra due auto ha provocato la morte di due giovani. Il violento impatto è avvenuto verso la mezzanotte all’incrocio tra via Turati e via Macedonio Melloni a Poggiomarino.
A perdere la vita Alessandro Tamburrino e Carmine Annunziata, due giovani, entrambi 22enni e residenti ad Ottaviano, che viaggiavano a bordo di una Fiat Punto grigia guidata da un terzo giovane anch’egli ottavianese rimasto gravemente ferito. L’impatto con una Audi Q3 guidata da un ventenne di Poggiomarino. Per lui solo un trauma alla mandibola, la sua auto pur mostrando grossi danni nella parte anteriore ha sicuramente meglio assorbito il violento impatto che, invece è stato drammatico per la comitiva a bordo della seconda auto, giovani che tornavano a casa dalla settimanale partita di calcetto.
La scena che si è presentata agli occhi degli uomini del soccorso e delle forze dell’ordine, sul posto sia i Carabinieri di Poggiomarino che Polizia e Guardia di Finanza, ma anche ambulanze dei Saut di Poggiomarino e di San Giuseppe Vesuviano e i Vigili del Fuoco che hanno dovuto operare per liberare dalle lamiere il guidatore della Punto, sotto choc e rimatro incastrato, ma vivo.
Per i due passeggeri non c’è stato nulla da fare. Tamburino ed Annunziata sono stati sbalzati dall’auto. Il primo, che avrebbe compiuto gli anni domani, è morto sul colpo. Il corpo di Tamburino è strato rinvenuto in terra in una delle proprietà adiacenti al luogo dell’impatto, mentre per Annunziata, dopo essere stato liberato dalla carcassa dell’auto dai Vigili del Fuoco, è risultata inutile la corsa in ospedale dove il giovane è morto.
Intanto, il terzo occupante della Punto, il 25enne Domenico Forte, dopo essere stato ricoverato all’ospedale di Nola, dove è arrivato in codice rosso, in nottata, è stato trasferito al Loreto Mare di Napoli più attrezzato per la gravità delle ferite riportate.
La Fiat era irriconoscibile, detriti sparsi per decine di metri, cristalli in frantumi e airbag esplosi. La strada è stata chiusa a lungo per permettere alle forze dell’ordine di provare a ricostruire l’esatta dinamica del tragico incidente.