I vigili del fuoco di Napoli celebrano la festa della loro patrona, Santa Barbara

vvff festa patrona napoliVenerdì 4 dicembre Napoli festeggia Santa Barbara, protettrice del “Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco”. Alle ore 10 e 30, presso la Basilica di San Francesco di Paola, in piazza Plebiscito, il Cardinale Crescenzio Sepe celebrerà la Santa Messa.

La cerimonia avverrà congiuntamente all’altro Corpo posto sotto l’egida della martire di Nicodemia, la Marina Militare di Napoli. Presenti le massime autorità locali di Marina e Vigili del Fuoco, nonché le rappresentanze delle associazioni delle forze armate e dell’ordine, tra cui l’A.N.P.S. Napoli presieduta dal commissario rds Luigi Gallo, che presenzieranno la cerimonia con i propri stendardi.

Santa Barbara, martire del III secolo dopo Cristo, che con la sua vita ha dato testimonianza di fede vivissima e temperanza, fuggendo dai supplizi e dai tormenti del fuoco, è per questa ragione particolarmente invocata contro la morte improvvisa (allusione a quella del padre che, secondo la leggenda, morì colpito da un fulmine dopo aver egli stesso eseguito la condanna della figlia per decapitazione).
Successivamente la sua protezione fu estesa a tutte le persone che erano esposte nel loro lavoro al pericolo di morte istantanea, come i carpentieri ed i minatori.

Oggi è venerata anche come protettrice dei Vigili del Fuoco -il cui motto è proprio “Flammas Domamus Donamus Corda”, vale a dire “domiamo le fiamme, doniamo i cuori”, e la cui preghiera termina proprio con una invocazione alla santa- nonché degli artificieri e degli artiglieri, e della Marina Militare, nelle navi da guerra il deposito delle munizioni è denominato, infatti, proprio “Santa Barbara”.

La cerimonia si concluderà presso la Sede Centrale del Comando Provinciale, diretto dal Comandante Ingegner Gaetano Vallefuoco, alle 12 e 30, con la consegna dei diplomi al personale dei Vigili del Fuoco. Il Corpo partenopeo è da sempre legatissimo alla Santa, il cui motto ne sintetizza la vita, la dedizione per un ideale di Bene e lo sprezzo del pericolo, al servizio dei cittadini e degli indifesi, “In Impetu Ignis Numquam Retrosum”, vale a dire “innanzi all’impeto delle fiamme mai ci tiriamo indietro”.

Giovanni Di Rubba

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