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Polemiche post Boschi. Al di là delle passerelle necessita il rilancio di Ercolano

boschi-ercolanoPolemiche all’indomani della visita a Ercolano del ministro Boschi.  Qualche dissenso ha colorato  l’evento che tuttavia non ha perso di spessore e significato agli occhi dei cittadini.

Sempre che queste passerelle politiche, queste manifestazioni di prestigio da parte di chi governa la città non restino poi fini a se stesse. Al contrario ci si augura che il sindaco Ciro Buonajuto metta presto a disposizione della comunità ercolanese tutto il peso di un politico che muove ministri e occupa spazi televisivi nazionali come mai successo in passato a Ercolano.

Inutili le critiche cattive o le strumentalizzazioni messe in essere da chi evidentemente è troppo preso da questioni personali per accorgersi delle reali esigenze di un paese che deve voltare pagina e in tempi utili per salvare il salvabile.

“Chi non ha peccato scagli la prima pietra”: su queste mirabili parole del Vangelo il governo locale dovrebbe compiere attenta riflessione al fine di porre termine alle miserabili diatribe e alle chiacchiere da comari che tristemente ancora animano un certo modo di fare politica. Tanto in paese ci si consoce bene, anche troppo: quindi inutili e riduttive appaiono ipocrisie talmente inflazionate da superare ormai il ridicolo.

Massima attenzione al settore commerciale che eroicamente resiste alle bordate della recessione economica e della quanto meno approssimativa gestione del territorio che per anni ha flagellato la produttività indigena.

Esempi filantropici quali quello di Angelo Russolillo devono scuotere le coscienze di chi si trova ad amministrare un territorio che nonostante tutto continua ad apparire diviso in zone di serie A e B: al primo cittadino Buonajuto l’arduo, ma non impossibile, compito di unificare Ercolano dando vita ad un rinnovamento che coinvolga tutte le aree del territorio e tutte le fasce sociali della comunità. Altrimenti non resterebbe che complimentarsi per la modalità con la quale si sta arricchendo il curriculum di chi vedrebbe Roma ormai  vicina.

Alfonso Maria Liguori

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