Era l’11 dicembre 1980 quando, uscendo da casa per raggiungere prima il Palazzo di Città e poi il Tribunale, Marcello Torre, Sindaco di Pagani e noto avvocato penalista, fu raggiunto da una violenta scarica di colpi d’arma da fuoco che ne troncò tragicamente la vita. La morte di Marcello segnò per l’intera comunità paganese un colpo durissimo e ancora oggi la città paga a caro prezzo la scomparsa di una persona per bene.
“La giustizia terrena è arrivata dopo oltre un ventennio di attesa, e ci ha lasciato ancora l’amaro in bocca, attribuendo la responsabilità dell’omicidio di Marcello a Raffaele Cutolo, condannato come mandante, ma di fatto non prendendo in considerazione la matrice politica del delitto. Eppure Marcello aveva scritto chiaramente, in una lettera consegnata ai familiari dopo la sua fine, di avere intrapreso una battaglia politica assai difficile e di temere per la sua vita. Da quel momento però prima i familiari e poi tanti paganesi hanno combattuto ogni giorno della propria vita perché il nome e la memoria di Marcello non fossero lasciati morire con lui. Abbiamo raccontato la sua storia a migliaia di giovani perché ne rinnovassero il ricordo e la lezione di libertà. Di anno in anno, la sua testimonianza ha segnato per noi il cammino e noi continueremo ad impegnarci perché abbia un senso concreto anche nella realtà di oggi” scrivono i volontari del presidio Libera di Pagani dedicato a tutte le vittime innocenti delle mafie delle quali non si conosce ancora il nome.
“È questa la ragione per la quale ogni anno a Pagani ci ritroviamo per celebrare insieme il Premio Nazionale per l’Impegno Civile Marcello Torre. Un riconoscimento che va a chi, come Marcello, testimonia quotidianamente il suo impegno per difendere la libertà, la giustizia e la legalità, contro tutte le mafie. Sono passati 35 anni dall’omicidio e noi riteniamo fondamentale riempire il più possibile di contenuti e di concretezza il ricordo di Marcello. Quella di quest’anno sarà una edizione del Premio resa ancor più significativa dalla pubblicazione di un libro che, grazie al lavoro dello storico Marcello Ravveduto, ci aiuterà a ricostruire non solo la vicenda umana, professionale e politica di Marcello Torre, ma anche il contesto nel quale essa si sviluppò e nel quale maturò il suo omicidio. Un’occasione di riflessione e di approfondimento che abbiamo voluto costituisse un momento centrale, dedicando ad essa una tavola rotonda fissata per il giorno 10 dicembre (presso la pinacoteca dell’Auditorium Sant‘Alfonso Maria de’ Liguori di Pagani), a cui parteciperanno il procuratore nazionale Antimafia Franco Roberti, la Presidente della Commissione Parlamentare Antimafia Rosy Bindi, Sandro Ruotolo e Roberto Montà, presidente di Avviso Pubblico
Le cerimonie proseguiranno anche il giorno 11 dicembre ed il giorno dell’anniversario della morte di Marcello sarà il momento riservato al conferimento del Premio e alla partecipazione delle scuole del territorio, che avrà il carattere di un dialogo aperto degli studenti con don Luigi Ciotti, preceduto dalla messa in scena dello spettacolo “Uomini Contro”, scritto e interpretato dai detenuti dell’Icatt di Eboli.
“Una due giorni ricca e stimolante, in cui oltre al ricordo possiamo avere la possibilità di riflettere ancora una volta sui temi centrali del nostro vivere associativo: la memoria e l’impegno” concludono i volontari di Libera.