Il Tribunale Amministrativo Regionale ha confermato dunque la correttezza dell’operato dell’azienda nella tutela del credito. La rimozione dei contatori degli utenti che presentano un’elevata morosità è infatti una misura estrema, che arriva solo dopo che le attività di sollecito sono risultate inutili.
Le utenze in difficoltà hanno invece a disposizione le forme di tutela previste dall’Ente d’Ambito Sarnese Vesuviano a favore delle fasce deboli, ulteriormente rafforzate da quelle (come la rateizzazione) già previste da GORI, che gli utenti possono attivare già al primo sollecito e, quindi, senza dover arrivare al provvedimento estremo del distacco.
La GORI aveva presentato ricorso al TAR Campania – Napoli e al TAR Campania – Salerno contro le ordinanze sindacali con cui era stato vietato il distacco della fornitura idrica per morosità da parte del Sindaco del Comune di Brusciano, in primis, e, a seguire, da parte dei Sindaci dei Comuni di Boscoreale, Casalnuovo, Casola, Castello di Cisterna, Cercola, Palma Campania, Poggiomarino, Pompei, Roccarainola, San Sebastiano al Vesuvio, San Vitaliano, Santa Maria la Carità, Scisciano e Striano della Provincia di Napoli e dei Sindaci dei Comuni di Pagani, Sarno, San Marzano sul Sarno, Castel San Giorgio, Fisciano, Nocera Superiore e Siano della Provincia di Salerno.
Il TAR di Napoli ha infatti riconosciuto ancora una volta che GORI opera nel pieno rispetto della legge, della Carta del Servizio Idrico Integrato e del Regolamento di Utenza, documenti peraltro approvati dai Comuni.
In ogni caso, è bene ribadire che la GORI, solo come estrema misura, arriva a sospendere la fornitura agli utenti morosi, dopo aver inviato a questi ultimi specifici avvisi in fattura e una lettera raccomandata di diffida e messa in mora con largo anticipo rispetto ai tempi in cui sarà effettuato il distacco.
“Confidiamo nella piena collaborazione dei Comuni – spiega l’amministratore delegato di GORI, Claudio Cosentino – affinché siano utilizzate tutte le risorse finanziarie a disposizione con il Bonus Idrico. Per l’anno 2015 sono stati messi a disposizione circa 4 milioni e 700 mila euro ma le richieste pervenute hanno interessato meno della metà dell’importo disponibile”.