Quando si parla di camorra, di malaffare occorre andare con i piedi di piombo come lo stesso Tano Grasso aveva raccomandato agli ercolanesi all’indomani dei brillanti successi ottenuti dall’associazione antiracket sul territorio. Il primo cittadino Ciro Buonajuto è certamente ben consapevole di tale incontestabile realtà: si attende ora di conoscere gli spostamenti che il buon Ciro opererà tra i dirigenti con particolare riferimento al rinato comandante della polizia locale Francesco Zenti.
Sembra infatti che il colonnello dei caschi bianchi abbia rinvigorito la propria operatività sul territorio proprio a voci giunte di una possibile rotazione dello stesso dall’attuale incarico. Non è certamente elevando contravvenzioni a raffica e riscoprendo improvvisamente i caschi bianchi che si migliora la vivibilità in paese senza al contrario puntare su campagne di prevenzione che impediscano ad antichi rancori di proliferare anche all’interno della macchina comunale come attualmente accade.
Dritti come un treno gli esercenti locali come Angelo Russolillo sempre pronti ad aiutare i meno fortunati pur dovendo fare i conti con la forte recessione in atto e con una cura del territorio quanto meno farraginosa da parte del governo locale. Zona tutelate con maggiore attenzione, aree al contrario lasciate in balia degli eventi: ma questa a Ercolano non è una novità, è storia. Allora basta, ma sul serio, con i selfie, con i sermoni del tipo andate e profetizzate e soprattutto con il mostrare continuamente i muscoli per fini personali senza badare alle reali esigenze di Ercolano.
Alfonso Maria Liguori