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Ercolano, politica & passerelle: voglia di chiarezza

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Voglia di chiarezza sul fronte politico amministrativo a Ercolano. Leopolda a parte all’indomani della passerella in città della Boschi i cittadini si interrogano sulle reali finalità di un governo locale che ad oggi ha mosso ministri e pezzi da novanta anche del mondo massonico rilanciando l’immagine forse di una parte del territorio ma ottenendo scarsi risultati sulla qualità d’esistenza dei residenti.

Mentre in Italia si discute dei vari decreti salva banche e Marco Travaglio affonda sulla quanto meno discutibile buona fede proprio della Boschi a Ercolano si tenta a tutti i costi di far passare l’ordinario per straordinario. Ci si chiede come mai infatti l’attuale comandante dei vigili urbani Francesco Zenti, dirigente indicato dalla maggioranza in campagna elettorale come ruotabile dall’attuale incarico, resti al suo posto e soprattutto perché solo adesso a voci giunte di possibili “cambi” si distingua in paese per la concretezza e la incisività di alcune operazioni.

All’improvviso ci si ricorda di essere in uniforme, di ricoprire un ruolo determinante ricoprendo mansioni (con deleghe) che costano in termini retributivi alla macchina comunale. Idem per lo smaltimento rifiuti: un plauso ai consiglieri che vigilano sul corretto espletamento (per quello che possono) del servizio cozzando spesso con l’inciviltà della gente ma sarebbe interessante conoscere nomi e responsabilità tecniche di chi per decenni ha mal gestito determinati settori, per non parlare poi della decennale pessima gestione delle casse comunali.

Altrimenti si avrà l’impressione da un lato di potenziare una città d’élite riservata a pochi eletti e dall’altro di preservare paradossalmente i dogmi di sempre che progressivamente hanno messo la città in ginocchio sotto il profilo sia occupazionale che economico. Perché negare la spaventosa crisi commerciale in atto a Ercolano equivale a mentire spudoratamente.

Ovviamente a sentire il problema sono le persone che onestamente di commercio ci vivono tentando di migliorare con le propri attività il territorio. Persone come Angelo Russolillo sempre dalla parte dei meno fortunati a cui sicuramente, tra una Leopolda e una Gioconda, il governo locale dovrebbe prestare ben altra attenzione nell’interesse del paese e nel rispetto delle sacro sante aspettative di chi non ha mai snobbato, a differenza di tanti illustri professionisti, questi luoghi.

Alfonso Maria Liguori

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