La misura trae origine da un’indagine avviata a seguito della rapina commessa il 31 gennaio 2015 ai danni dell’ufficio postale di Pollena Trocchia (NA), in cui l’indagato, in concorso con altri soggetti allo stato non identificati, si avvicinava agli impiegati all’atto dell’apertura e li minacciava con una pistola, costringendoli a disattivare l’allarme, a dirigersi negli uffici e a consegnare i telefoni cellulari per evitare che chiamassero i soccorsi. All’arrivo della direttrice, i rapinatori la costringevano ad aprire la cassaforte a combinazione, tenendo i presenti sotto minaccia delle armi, impossessandosi della somma di euro 35.200.
L’autore della rapina è stato individuato grazie ad un’impronta papillare repertata su una scrivania dell’ufficio postale, nonché attraverso le immagini estrapolate dal sistema di videosorveglianza e al successivo riconoscimento dalle vittime in sede di individuazione fotografica.