Tragedia a Castellammare di Stabia nella serata di ieri. Un uomo dopo essere stato in ospedale colto da un malore muore. Era andato al pronto soccorso dell’Ospedale San Leonardo parlando con i medici dei forti dolori addominali. I sanitari gli prescrivono degli esami da effettuare nello stesso ospedale, ma a questo punto l’uomo decide di lasciare il nosocomio, prima di effettuare gli esami prescritti, entra in auto per ritornare a casa e poco dopo, colpito da infarto, muore.
Il tutto verso le 19 di ieri. Protagonista di questa tragica faccenda, sulla quale stanno indagando i Carabinieri, Gianluca Esposito, stabiese di 36 anni. L’uomo, pur essendo residente a Castellammare lavorava a Taranto presso il comando Nato.
Ad intervenire in via Panoramica dove Esposito è stato colto da malore, Gli uomini dell’Arma della compagnia di Castellammare, guidati dal maggiore Gianpaolo Greco e dal capitano Carlo Santarpia. I militari stanno in queste ore ripercorrendo le ultime ore del 36enne e si sono già recati in ospedale per degli accertamenti d’iniziativa.
I familiari di Esposito, intanto, non hanno ancora sporto denuncia. Resta da capire, oltre che se sia stato fatto tutto ciò che era stato necessario dal personale del pronto soccorso, anche se le condizioni di emergenza in cui versano i locali del viale Europa, affollati giorno e notte, possano aver contribuito all’evoluzione tragica della vicenda. Come segnalato dello stesso personale sanitario, infatti, ieri mattina l’ospedale si presentava con pazienti che da giorni sostano sulle barelle, carenze di locali per visite e per terapie e Tac guasta.
Secondo le prime ricostruzioni Giuanluca Esposito dopo essere giunto in ospedale accusando i dolori all’addome sarebbe stato seguito secondo le procedure: “Una dottoressa al pronto soccorso lo ha visitato una prima volta – hanno fatto sapere dall’Asl Na3 Sud – e gli ha prescritto degli esami da effettuare in ospedale: un elettrocardiogramma ed un enzimogramma cardiaco. Si tratta di analisi in grado di chiarire se è in atto un principio d’infarto. Il paziente si trovava in attesa in osservazione quando è andato via. In ospedale c’erano diversi altri pazienti ma entro poco gli esami sarebbero stati effettuati”.
Anche questa dinamica, per essere accertata, è al vaglio delle forze dell’ordine. Bisognerà verificare anche il tempo intercorso tra la prima visita e l’attesa prima di andare via e le effettive condizioni, appunto, del pronto soccorso.
I fatti raccontano che Esposito, accompagnato dalla moglie, ha lasciato l’ospedale e, prima di raggiungere casa, ha fermato l’auto nei pressi di una farmacia di “Scanzano”, ma mentre la donna entrava in farmacia, l’uomo sarebbe stato ucciso da un ulteriore malore, un infarto che non ha dato scampo. La moglie ritornata in auto ha trovato il marito già morto. Purtroppo non c’era più niente da fare.
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