Partirà a metà gennaio sul territorio di Torre del Greco la task force per arrivare alla progressiva eliminazione degli scarichi abusivi di acque reflue. Il periodo è stato individuato nel corso di un incontro svoltosi nella sede della Capitaneria di porto e al quale, per l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Ciro Borriello, ha preso parte l’assessore ai Lavori pubblici Luigi Mele.
Allo stesso tempo è stata costituita la squadra che si occuperà di coordinare gli interventi e che è composta da un rappresentante per ogni realtà coinvolta nell’operazione (polizia municipale, ufficio Tecnico comunale, Capitaneria e Gori).
La decisione prende le mosse da una relazione prodotta nei mesi scorsi dalla società Gori, nella quale è scritto che sono stati “accertati scarichi impropri di acque reflue provenienti da insediamenti abitativi negli alvei che insistono nel territorio di Torre del Greco”.
Più precisamente gli alvei individuati sono quelli di località Montedoro, Ponte della Gatta, Cavallo, Sannazzaro, Lava Troia e Santa Maria la Bruna. “Si rende quindi necessario – era stata la conclusione tracciata attraverso la relazione – programmare ulteriori attività, per le quali la Gori spa si rende disponibile a collaborare con gli enti competenti, per la eliminazione di tali scarichi, anche in considerazione delle conseguenti problematiche ambientali e gestionali che derivano da tale situazione”.
Del resto il lavoro svolto dall’amministrazione comunale per restituire nella sua pienezza “il mare” alla città passa anche dall’eliminazione dei possibili scarichi illegali: “Mi sento ancora una volta di ribadire – sostiene l’assessore ai Lavori pubblici Luigi Mele – che tali azioni non devono essere lette come una sorta di vessazione nei confronti di determinati cittadini. Ma è giusto evidenziare a chi si è reso responsabile di questi abusi che oggi le cose sono cambiate e che è doveroso adeguarsi prima che siano gli organismi competenti ad agire”.
Parole chiare alle quali in passato si è associato anche il comandante della Capitaneria, Rosario Meo: “Siamo di fronte – dice – ad una presa di coscienza comune su una problematica estremamente importante per l’ambiente, una iniziativa che ha una valenza unica. Parliamo di scarichi abusivi e immissioni illecite che creano un elevato impatto sull’ambiente in termini di inquinamento, in un’area già sottoposta a fattori antropici rilevanti. A breve insomma partirà quest’azione comune volta a risolvere quella che indubbiamente è una criticità sistematica”.