“L’ex amministrazione Pd etichettata come esempio di lotta alla legalità, è la stessa che ha governato negli anni che rischiano di rivelarsi tra i più bui della storia di Portici. I 22 rinvii a giudizio, al culmine di un’inchiesta che ha acceso i riflettori su un giro di appalti pilotati negli anni in cui era il Partito democratico a governare, gettano un’onta che sarà difficile cancellare.
Fa rabbia immaginare, col senno di poi, che da una parte c’era chi, tra cittadini e attivisti del Movimento 5 Stelle, si batteva ogni giorno perché venissero valorizzati siti e ville storiche di Portici per farne occasione di rilancio e forte di opportunità occupazionale, dall’altro c’è chi si è interessato a quelle stesse strutture per farne fonte di lucro a spese dei contribuenti”. Così il senatore del Movimento 5 Stelle, Sergio Puglia, alla luce del rinvio a giudizio di dipendenti e funzionari
del Comune di Portici, oltre che di imprenditori, accusati di aver truccato gare d’appalto per i lavori a Villa Fernandez, Villa Mascolo, Palazzo Capossele, Circolo Nautico e per le opere di conversione di una scuola in Psaut.
“Appalti per oltre 22 milioni di euro – prosegue Puglia – su cui hanno messo le mani imprenditori e manager pubblici senza scrupoli, molti dei quali ancora alle dipendenze del Municipio di Portici. Una brutta pagina per la nostra cittadina
sulla quale compare a caratteri cubitali il nome di Rosario Frosina, assessore e vicensindaco nel 2009, anno al quale risalgono le indagini della magistratura. Una capitolo tristemente arricchito da un’ulteriore indagine per concussione, sfociata in richieste di processo per lo stesso Frosina oltre che per l’ex consigliere comunale Ciro Nocerino, eletto in quota Pdci, e per l’ex assessore al Patrimonio del Comune di Portici Pietro Iodici. Attori protagonisti negli anni più bui di Portici, ancora oggi animatori della vita politica della nostra cittadina”.