Non trovano ancora conferma invece le voci riguardanti la nomina di un “supervisore”, da affiancare al neo commissario, per traghettare il partito alle primarie del 28 febbraio prossimo e, quindi, alle elezioni amministrative di primavera. In un primo momento si era fatto il nome di Donato Liguori, presidente regionale della commissione di Garanzia, ma non è arrivata ancora alcuna ufficialità da parte dei vertici campani del Pd. Il nuovo organigramma dirigenziale dei democrat stabiesi sarà invece composto anche da un rappresentante di ogni singola componente interna, in modo da ripristinare le condizioni per un dialogo tra le correnti ed evitare che il partito si presenti diviso alle elezioni.
Ad oggi, si profila una corsa a tre per la candidatura a sindaco: oltre al primo cittadino uscente Cuomo, potrebbero partecipare alle primarie Nicola Corrado (ex assessore all’Ambiente, vicino all’europarlamentare Andrea Cozzolino) e Antonio Pannullo (leader della minoranza interna). Restano momentaneamente alla finestra invece i fedelissimi del capogruppo regionale Mario Casillo, guidati da Francesco Iovino, determinanti ai fini della sfiducia a Cuomo.
Intanto anche gli altri schieramenti politici si preparano alle elezioni. Il centrodestra riparte dall’alleanza tra Forza Italia e Fratelli d’Italia: in lizza per la candidatura a sindaco c’è Antonio Pentangelo (ex presidente della Provincia). Alla competizione elettorale parteciperà anche la coalizione dei Moderati, composta da almeno cinque liste civiche (tra cui Stabia Libera, ideata dal presidente della Juve Stabia Franco Manniello): ambiscono alla leadership i consiglieri uscenti Luigi Greco e Antonio Alfano. Spazio anche al Movimento 5 Stelle, che potrebbe puntare su Luigi Battista.