A Scafati il velenoso clima che circonda la scena politica non risparmia neanche l’arte e la cultura. Infatti, dopo la mancata decadenza di Aliberti, i presunti atti intimidatori con proiettili e gli attacchi quotidiani tra opposizione e maggioranza, a finire al centro di una nuova polemica è la Mostra Internazionale di Mail Art “Pompei: L’Archeologia e il Vesuvio” ospitata nel Real Polverificio Borbonico.
Ad accendere la miccia sono i grillini dell’associazione Scafati in Movimento che, sentendosi beffati dall’inclusione della Mostra nella rassegna natalizia del Comune di Scafati ne rivendicano la paternità con questa nota pubblicata sui social network: “Dopo aver con tanta volontà e spirito propositivo chiesto di organizzare una mostra creativa dell’artista Domenico Severino al Polverificio Borbonico, idea concordata e condivisa con il dirigente del settore cultura Vittorio Minneci, che ci aveva accordato di organizzarla dal prossimo febbraio, il Real Polverificio di Angelo Casciello, senza un minimo di correttezza ci ha interamente rubato l’idea”.
A rispondere agli attacchi di plagio, lo stesso artista, Domenico Severino, curatore della mostra di cui è stata ideatore assieme all’ex direttore artistico del Comune di Pompei, Carlo Manfredi: “Il progetto di Mail Art che compone la mostra al Real Polverificio Borbonico è nato lo scorso giugno. Questa esposizione doveva tenersi in un altro Comune, è arrivata a Scafati per caso, da un mio incontro casuale con l’assessore alla Cultura e al dirigente del settore, che hanno deciso gentilmente di accoglierla al Real Polverificio, salvando così tutto il mio progetto che rischiava di non riuscire a trovare realizzazione.
Quello concordato con alcuni membri dell’associazione Scafati in Movimento era un’idea prevista per l’anno prossimo, un progetto ancora in fase di definizione che loro hanno proposto al dirigente Vittorio Minneci senza il mio consenso e che, se riuscirà a vedere la luce nel Comune di Scafati, sicuramente non realizzerò con la collaborazione di chi sta millantando la paternità di un progetto internazionale che ho ideato e portato a termine da solo con l’aiuto del Comune di Scafati e del personale del Real Polverificio Borbonico!”.
Forse i pentastellati scafatesi prima di innescare la polemica avrebbero dovuto informarsi un po’ di più per scoprire che il progetto di Mail Art di Severino era in corso già da questa estate, ed anche le pagine del nostro giornale se ne sono occupate lo scorso luglio. La cosa più triste della vicenda è che a pagare il prezzo di questa faida politica siano arte e cultura della magnifica mostra che sarà visitabile gratuitamente al Real Polverificio Borbonico fino al 19 marzo 2016.
Raffaele Cirillo