Signor Sindaco,
La invito a fare un passeggiata a Salerno o a Napoli. Non sono città lontane da Pompei. Le luci d’artista di Salerno o le luminarie di Napoli evocano inevitabilmente lo spirito del Natale. Passerebbe una bella serata, se ha famiglia o con amici. Magari, troverebbe ispirazione per qualche regalo da fare a Natale. E magari, si potrebbe anche fermare a cena in qualche ristorante.
Le ripeto, è un appuntamento che lei non deve assolutamente perdere!
Ora, veniamo al dunque. Io le ho già scritto una lettera che il direttore de “il Gazzettino vesuviano” ha gentilmente pubblicato e della quale cosa sono veramente onorato. Era una lettera che le avevo indirizzato invitandola a dimettersi da Sindaco di Pompei per lo stato in cui avevo visto la mia cittadina natale quando ero sceso, dato che vivo da anni a Londra, per qualche giorno nel periodo estivo.
Questa volta non ho il piacere di passare il Natale con i miei genitori, ma mi è bastata una telefonata a mia madre per venire a sapere che nessun segno di Natale è stato realizzato per le vie di Pompei sino a dicembre inoltrato, che le poche, scarne luminarie e addobbi natalizi, oltre a limitarsi, strettamente, alle sole strade che partono dalla piazza, sono indegni di una città come la nostra, e inoltre, che un ridicolo alberello natalizio campeggia sparuto innanzi alla casa comunale, che i negozianti sono stufi di lei etc. etc.
Quindi il mio non sembra essere un disappunto solitario, ma, a quanto pare, più che condiviso dai pompeiani che non sembrano proprio contenti della sua amministrazione della cosa pubblica e dell’indecoroso Natale che la città è costretta, per la seconda volta a subire.
Ho fatto quindi una piccola ricerca su internet e guardi cosa ho trovato:
Campo di Giove, Farindola, Cisternino, Torrecuso, Sant’Agata Feltria, Taneto di Gattatico, Aquileia, Mombaroccio, Camerata Picena, Filottrano, Paullo, Castelletto di Guggiono, Bagnaria, Casbeno, Lambrugo, Orio Litta.
Facciamo un giochetto.
Questi nomi elencati sono dei piccoli centri, o cittadine, e sfido la conoscenza geografica di chiunque. Io personalmente riconosco due nomi da quella lista.
Come ho detto. Sono piccoli centri, sconosciuto a molti, ma guarda un po’! sono riusciti ad organizzare piccoli medi o grandi mercatini di Natale dove la gente si raccoglie, spende, compra. Praticamente hanno creato un indotto. Piccolo o grande che sia, hanno organizzato un Natale coi fiocchi. Pompei, invece, resta senza palle, sull’albero di Natale dinanzi a Palazzo De Fusco.
Cosa più imbarazzante per Pompei, la lista è accessibile facilmente su internet!
Lei, cosa ha fatto per Pompei? Sito UNESCO (non cittadina sconosciuta), famosa in tutto il mondo.
Niente!
Le ricordo che quel quartiere, non attualmente abitabile, rinchiuso da un perimetro murario e per il quale tanta gente paga per poterlo visitare, non è un luogo dimenticato, dopo il terremoto. Non è un quartiere da ricostruire come un secondo “Piano Napoli” ad esempio. Da sfruttare diciamo per un’ altra piccola speculazione edilizia. E’ un patrimonio artistico, storico e culturale di interesse e valore mondiale.
Che paroloni questi che ho scritto. Per lei, però, dovrebbero essere una enorme opportunità per creare un importante indotto economico alla città.
Non voglio essere troppo lungo in questa lettera, vorrei solo consigliare un brain storming: mille modi su come sfruttare il nome di Pompei. Faccia lei!
A quanto posso vedere, diciamo dall’esterno, lei o non è capace o lo fa apposta e quindi mi verrebbe da pensare che lei, o qualcuno che lo appoggia, ha interesse a tenere “povero” il Comune di Pompei. Questa condotta politica è alquanto comune in alcuni centro del Sud dove il controllo del territorio e dell’economia è gestito, diciamo così, in maniera “diversa”.
Io personalmente non vado oltre. Posso solo constatare che o è zuppa o è pan bagnato.
Allora Signor Sindaco, sotto l’albero di Natale, faccia un regalo ai cittadini di Pompei. Ci metta la sua letterina per Babbo Natale. Scriva la sua lettera di dimissioni. Farebbe contente tante persone.
In fondo lo spirito del Natale è fratellanza e amore per il prossimo!
Nicola Barrasso