Castellammare di Stabia, ratificato un protocollo tra l’ente comunale e le associazioni Sos Imprese e Libera per la costituzione di un “Circolo della Legalità”. Dopo un primo incontro conoscitivo svoltosi il 21 dicembre scorso presso gli uffici comunali di Palazzo Farnese, a cui parteciparono anche rappresentanti delle forze dell’ordine, stamattina è stato ratificato un protocollo d’intesa per la creazione del “Circolo della Legalità” intercomunale dell’area stabiese. La riunione di oggi è stata presieduta dal Commissario Straordinario, dott. Claudio Vaccaro, a cui hanno partecipato Luigi Cuomo di Sos Impresa-Rete per la legalità ed Antonio D’Amore coordinatore provinciale di Libera “Associazioni, nomi e numeri contro le mafie”, presente anche una delegazione del presidio area stabiese di Libera guidata dal referente Giuseppe Trotta.
Quello di Castellammare di Stabia e dei comuni limitrofi è sicuramente un territorio in cui è rilevante l’esigenza di rafforzare gli impegni civili di prevenzione e lotta al fenomeno della criminalità organizzata, in tutti i suoi molteplici aspetti. Probabile che sia stata tale oggettiva necessità a spingere il Commissario Vaccaro, (contraddistintosi per interventi simili in passate esperienze commissariali in altri comuni), ad individuare la possibilità di costituire proprio a Castellammare un nuovo strumento di contrasto all’illegalità. I circoli della legalità rappresentano infatti delle entità di nuovissima formulazione a livello nazionale- frutto del confronto tra le associazioni antimafia e Santi Giuffrè, Commissario Straordinario del Governo per il coordinamento delle iniziative antiracket ed antiusura – con l’obiettivo di contrastare, a livello territoriale, i fenomeni malavitosi.
Il Circolo della Legalità di Castellammare di Stabia, che vedrà la collaborazione di associazioni ed istituzioni locali, sarà tra le prime applicazioni in Italia di tale strumento di antimafia civile e interistituzionale. L’area stabiese, caratterizzata da una storica emergenza sociale ed occupazionale, terreno fertile per numerosi e ramificati gruppi criminali (come dimostra l’ultima relazione della direzione investigativa antimafia), ma allo stesso tempo territorio dalle grandi potenzialità, potrebbe rappresentare il contesto ideale per la sperimentazione di uno strumento innovativo come quello di un presidio di legalità, capace di colmare il vuoto dell’assenza, nell’area sud della provincia di Napoli, di una rete costituita di associazioni antimafia ed antiracket. L’iter intrapreso oggi a Palazzo Farnese, dunque si perfezionerà nelle prossime settimane con successivi incontri organizzativi al fine di programmare una serie di attività e progetti concreti a breve e lungo termine.
La notizia della nascita di questo nuovo strumento va letta anche in correlazione con la recente costituzione di un presidio Libera, inaugurato il 30 ottobre scorso presso l’auditorium del liceo scientifico Severi, come ha ricordato Antonio D’Amore, referente provinciale di Libera: “C’è bisogno di rimettersi insieme, ognuno per le proprie competenze e aggredire su più fronti la cultura delle mafie e coloro che la diffondono, un popolo intero deve prendere coscienza che con le mafie non c’è sviluppo, lavoro, crescita. Il circolo della legalità vuole essere questo lievito, capace di ridare dignità e competenza ad un territorio che ha voglia di futuro, riscoprire la ricerca e lo studio del diffondersi della violenza e della criminalità, costruire giustizia attraverso un nuovo paradigma di cittadinanza”.
A quanto pare, Stabia si accinge finalmente a creare, ex novo, quegli anticorpi sociali ed istituzionali, necessari per contrastare il polimorfismo delle illegalità, con un’attenzione particolare ai fenomeni criminali di matrice estorsiva, come testimonia la presenza nel circolo anche di un’associazione antiracket: “L’avvio di un percorso che porterà alla costituzione del primo Circolo della Legalità a Castellammare è il frutto di una fattiva ed utile sinergia tra le forze migliori che in questa città vogliono e possono dare un contributo concreto”, ha dichiarato Luigi Cuomo referente di Sos Imprese-Rete per la legalità.
Dal testo del protocollo firmato oggi si legge che gli obiettivi del Circolo della Legalità, saranno molteplici ed impegnativi: incentivare e sostenere azioni di prevenzione del fenomeno dell’usura e del racket; accompagnare le vittime alle denunce; costituirsi parte civile nei processi per estorsione ed usura; promuovere iniziative culturali tese a diffondere i temi della legalità democratica nelle scuole e nei luoghi di cultura; promuovere iniziative tese a diffondere la cultura del riuso sociale dei beni confiscati e volte al recupero della memoria delle vittime innocenti di criminalità; promuovere iniziative tese a rinsaldare il patto sociale tra cittadini ed istituzioni per un fronte civile antimafia.
Le difficoltà di questo nuovo progetto si annunciano numerose, tuttavia, fortunatamente, non si partirebbe completamente da zero ma da un discreto tessuto associativo che negli ultimi anni ha retto l’urto delle numerose – e disastrose- crisi politiche che ha attraversato e sta attraversando il territorio. Il punto è proprio quello, considerando il ruolo primario dell’ente comunale all’interno dei circoli della legalità, c’è da chiedersi se le buone intenzioni del dott. Vaccaro, attuale Commissario straordinario, saranno in seguito adottate e seguite anche dalla nuova amministrazione comunale che, a seguito delle prossime elezioni, tra qualche mese guiderà la città.
Nel frattempo, come annunciato dal referente locale Giuseppe Trotta, nei prossimi giorni i volontari del presidio locale di Libera, chiederanno un nuovo incontro al Commissario per fare un punto della situazione sullo stato dei numerosi beni confiscati alla criminalità organizzata presenti a Castellammare, di cui una cospicua parte non ancora affidati e pertanto in stato di completo abbandono.