Carmine Cerrone, di 43 anni, suo figlio Giuseppe, di 20 anni, entrambi pregiudicati e Gennaro Platino, di 37 anni, sono stati arrestati dagli agenti della sezione “Antirapina” della Squadra Mobile, perché responsabili, in concorso tra loro, di estorsione.
I tre, con la cosiddetta tecnica del “cavallo di ritorno” avevano intascato la somma di 800 euro, ma sono stati bloccati ed arrestati dalla Polizia, in Via Valerio Verbano.
Martedì scorso, alla vigilia di Capodanno, infatti, il proprietario di una Yamaha TDM 850, a seguito del furto della sua moto, avvenuto in un parco condominiale in Via Nicolardi, aveva appreso che poteva rivolgersi ad un carrozziere, in zona Mugnano di Napoli, per ritrovarla. In effetti la vittima, riusciva ad entrare in contatto con Platino che s’impegnava, dietro il pagamento di mille euro al ritrovamento della moto rubata.
Dopo una breve trattativa, veniva concordato uno “sonto” di 200 euro. La vittima consegnava il “cavallo di ritorno” al carrozziere nella sua officina in Via Janfolla.
I poliziotti che stavano seguendo a distanza la trattativa, avevano fotocopiato tutte le banconote, incastrando così Platino appena dopo averle intascate. Il carrozziere, però, della somma consegnata, doveva incassarne circa il 20%, visto che la moto era nella disponibilità di un ricettatore.
Gli agenti, raggiunta Via Verbano, luogo ove doveva avvenire la consegna della moto, hanno notato sopraggiungere a bordo della stessa Giuseppe Cerrone e suo padre Carmine, rispettivamente conducente e passeggero, i quali dopo aver parlato con Platino incassavano la somma pattuita.
I due, però, dopo esser discesi dalla moto ed incassato il denaro, hanno notato i poliziotti e hanno provato a dileguarsi all’interno di un supermercato. Entrambi sono stati raggiunti e bloccati.
Nelle tasche del 43enne i poliziotti hanno rinvenuto la somma di 1040 euro e due telefoni cellulari, di cui uno mancante di sim, mentre il figlio aveva in tasca la somma di 650euro le chiavi della moto ed un iPhone.
I tre sono stati arresti e condotti al carcere di Poggioreale.