La Soprintendenza BAPSAE di Napoli, ha accolto il progetto per il restauro del mulino “Porta di Castello di Sopra” della Valle dei Mulini di Gragnano affidato in comodato d’uso decennale al “Centro di cultura e storia Alfonso Maria Di Nola”.
Il permesso della Soprintendenza arriva dopo diversi mesi dalla richiesta e rappresenta il raggiungimento di un primo step fondamentale per il progetto di recupero del mulino. Il riscontro positivo della Soprintendenza, mai scontato, va a premiare l’impegno delle persone che si sono impegnate nell’arco di questi mesi, in primo luogo Giuseppe Di Massa presidente del centro culturale “Alfonso Maria Di Nola” e altri volontari, alcuni dei quali architetti, che hanno contribuito ad approntare e presentare il progetto. Il prossimo step, difficile ma non impossibile (perché i fondi economici si possono trovare a differenza di un permesso della Soprintendenza che non è mai scontato) sarà quello di trovare fondi per avviare le fasi principali di restauro e messa in sicurezza. Si parla di cifre non esorbitanti, cinque mila euro circa per la messa in sicurezza del rudere e altri dieci per l’installazione di una porta e degli infissi, senza contare il ripristino del sistema di funzionamento della macina che dovrebbe costare non più di cinque mila euro. L’atto della Soprintendenza rappresenta un importante “precedente” positivo anche per il restauro degli altri mulini, alcuni di proprieta privata altri di proprietà comunale.
Il mulino in questione è attualmente allo stato di rudere ma i volontari di diverse associazioni cittadine hanno provveduto già ad una pulizia generale del luogo (presenti diversi scarichi di materiale di risulta edile) e l’installazione di una staccionata in legno. Inoltre nel periodo estivo proprio nello spazio antistante il mulino sono state organizzate diverse iniziative culturali e musicali, con la presenza di numerosi partecipanti e spettatori. Per Giuseppe Di Massa: “Il restauro del mulino Porta di Castello di Sopra rappresenta un obiettivo fondamentale per il recupero dell’intera Valle dei Mulini. Contiamo sul sostegno della cittadinanza ed in particolare dei pastifici, per trovare i fondi necessari per il restauro perché le associazioni da sole non riuscirebbero a raggiungere la somma necessaria. La nostra idea è quella di ripristinare il funzionamento del mulino per poterlo inserire in un percorso turistico di archeologia industriale. Inoltre il mulino si presta benissimo come ambientazione per presentazioni di libri, letture di poesie e iniziative musicali, come sono state organizzate negli ultimi mesi. Nella gestione del mulino intendiamo coinvolgere tutte le realtà associative del territorio, in particolare responsabilizzando i giovani perché intendiamo costruire un progetto a lungo termine. Ovviamente l’obiettivo principale del nuovo anno sarà quello di insistere per il disinquinamento del torrente Vernotico che scorre proprio lungo la Valle dei Mulini e che raccoglie le fogne delle frazioni e dei comuni a monte. Una situazione intollerabile nel 2016 e che compromette il disinquinamento dell’intero litorale sorrentino-stabiese”.
Un obiettivo fondamentale è stato raggiunto, ci sono i presupposti per raggiungerne altri, senza fretta ma con perseveranza.