Hub ferroviario a pompei: grande minaccia, sviluppo o promessa elettorale?

franceschini-pompeiUna grande minaccia. Così l’amministrazione comunale di Pompei ha commentato il progetto per la realizzazione di una nuova stazione a ridosso del sito archeologico.

È partita subito nella città mariana una campagna denominata ‘No Hub’. Le componenti politiche locali hanno fin da subito contestato la volontà del Governo di creare questa nuova rete ferroviaria che è stata voluta fortemente dai ministri Franceschini e Del Rio affidando al gruppo FS l’incarico di redigere il progetto della nuova stazione che unificherebbe Eav e Rfi.

“Pompei scavi” dovrebbe essere il nuovo nome della fermata che dovrebbe sorgere sull’intersezione della linea Rfi Napoli-Salerno con la linea Circumvesuviana Napoli-Sorrento. Un percorso pedonale collegherebbe la stazione agli scavi passando sulla testa dei pompeiani e sull’autostrada A3 Napoli – Salerno e che avrà anche la funzione di snodo di smistamento del flusso turistico verso l’ingresso di Porta Marina Superiore del sito archeologico.

Il costo dell’intervento è stimato in circa 35 milioni di euro mente i tempi prevedono 12 mesi per la progettazione, le attività negoziali, l’acquisizione delle aree e dei permessi e di 18 mesi per i lavori e il collaudo finale.

In questi calcoli, però, non era stato contemplata la bocciatura del comune di Pompei che ha alzato le barricate, anche se a giorni alterni mostrando, ancora una volta, una non chiara presa di posizione sulla vicenda, alla realizzazione del nuovo centro ferroviario mente per i ministri questo nuovo progetto dovrebbe rilanciare l’intero sito archeologico e lo collegherebbe con più facilità con Roma e Napoli.

Un progetto questo che dovrebbe essere realizzato che se da una parte renderebbe certamente più semplice la vita dei turisti che vogliono raggiungere il più famoso sito archeologico del mondo, dall’altra rischia di tagliare totalmente fuori i pompeiani e le attività commerciali locali.

Resta ancora un dubbio a fronte del faraonico progetto, che per dirla tutta è ancora, dopo due anni, in una fase del tutto embrionale e non ha alcuna alternativa vista che non ci sono altri progetti presentati, ma non è che si tratta dell’ennesima trovata pre elettorale, utile solo a mostrare che qualcuno si sta interessando di Pompei?

Gennaro Esposito

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