Il consiglio monotematico è stato infine confermato su pressione dei consiglieri del MoVimento5Stelle, i quali hanno fortemente voluto ed ottenuto che si svolgesse in forma aperta, cioè con la possibilità di interventi anche da parte di esponenti di associazioni e comitati dell’acqua.
E’ infatti prevista la partecipazione di padre Alex Zanotelli, che da anni lotta per la gestione pubblica dell’acqua, dell’avvocato Maurizio Montalto, presidente di “Acqua Bene Comune” di Napoli (ex ARIN), primo esempio di pubblicizzazione in Italia, e dI Consiglia Salvio, Referente Regionale del “Coordinamento Campano Acqua Bene Comune”.
Queste le dichiarazioni del MoVimento5Stelle di San Giorgio a Cremano: “E’ bene ricordare che già il giorno 11 dicembre 2013 venne discussa ed approvata in consiglio comunale una mozione presentata dal MoVimento5Stelle affinché il Comune aderisse alla Rete dei Sindaci appartenenti all’Ato3 (Ambito Territoriale Ottimale) che comprendeva 76 comuni dell’Area Sarnese Vesuviana, affidati alla Gori, della quale si contesta la pessima gestione con frequenti disservizi e spaventosi deficit di bilancio (92 milioni di euro nel periodo 2013-2014) .
L’attuale sindaco Giorgio Zinno non sta partecipando agli incontri della Rete dei Sindaci, non ha partecipato (e nemmeno delegato qualcuno) alla manifestazione del 28 novembre scorso a Napoli indetta per protestare contro la Legge Regionale 15/2015 sul servizio Idrico Integrato che, di fatto, azzera la partecipazione popolare e degli stessi Sindaci e che ripropone seriamente il rischio di forti aumenti tariffari e delle cosiddette bollette “pazze”.
Pertanto il sindaco Zinno, la giunta e il consiglio comunale dovranno esprimere chiaramente quali sono le loro intenzioni a proposito della gestione del Servizio Idrico e della Gori, provvedendo anche a riconoscere nello Statuto Comunale il diritto umano all’acqua, sancendo il principio che la gestione del servizio idrico integrato è un servizio pubblico privo di rilevanza economica.
I cittadini con la propria presenza nel consiglio comunale del 14 gennaio devono e possono aiutare le Istituzioni a fare le scelte giuste, particolarmente nel rispetto della volontà popolare espressa con il Referendum del 2011 e ancora oggi purtroppo disattesa”.