Santa Maria la Carità, Paolo Fortunato: “I nodi vengono al pettine”

paolo fortunatoL’Amministrazione Comunale di Santa Maria la Carità, guidata dal sindaco avv. Giosuè D’Amora, è nata nel giugno del 2014 in assoluta continuità con quella precedente, guidata da Franco Cascone. Il programma dell’Amministrazione D’Amora è stato presentato alla città come naturale prosecuzione, realizzazione ed ulteriore sviluppo di quanto progettato e pianificato da quella precedente. Per garantire e rendere più forte e credibile questo progetto, Franco Cascone ha assunto nella nuova Giunta il ruolo di vicesindaco, con molte deleghe tra le più importanti. Ad intervenire sulle vicende politiche sammaritane è l’ex sindaco Paolo Fortunato che parla di esperienza amministrativa fallimentare.

Franco Cascone
Franco Cascone

«Purtroppo questi 18 mesi di amministrazione hanno riservato al Sindaco Giosuè D’Amora ed al suo Vice “Alter Ego” Franco Cascone solo cocenti delusioni: quanto affermato nel documento di sintesi dell’attività amministrativa svolta e di quella da svolgere in continuità, ossia il Bilancio di Mandato diffuso in tutte le case dei Sammaritani durante la campagna elettorale, si sta rivelando sempre di più un “libro dei sogni”, un raccoglitore di “pesanti bugie” e di “progetti irrealizzabili”, che sta portando “tutti i nodi di Franco Cascone al pettine”.

Valgono per tutti tre esempi eclatanti – continua Paolo Fortunato – emersi alla cronaca della politica sammaritana in queste ultime settimane:

– Cimitero Comunale: a 2 anni dall’approvazione del Progetto Esecutivo “Project Financing” per la costruzione e la gestione del Cimitero, la Società Consortile “Cimitero di Santa Maria la Carità” non ha ancora ultimato l’acquisizione delle aree oggetto dell’intervento. Tutti i dubbi e le incognite avanzate dal Comitato da me presieduto – incalza Fortunato – relativamente alla “sostenibilità finanziaria” dell’opera trovano ogni giorno che passa maggiori conferme».

A riguardo del “Project Financing” per il Cimitero, Franco Cascone ha sempre rilasciato dichiarazioni di rassicurazione e di imminente partenza dei lavori. Ancora ultimamente anche Giosuè D’Amora sembra essere fiducioso, ma il tanto agognato Piano Finanziario Operativo degli interventi, richiesto a gran voce alla ditta ed all’Amministrazione Comunale dal Comitato Pro Cimitero, dai gruppi politici di opposizione presenti in Consiglio Comunale, dai Comitati e Movimenti cittadini non si è ancora visto.

«Il sottoscritto – continua Fortunato –  resta sempre della stessa opinione, espressa da circa 3 anni a questa parte: il “Project Financing” è insostenibile proprio dal punto di vista finanziario, al di là della competenze e della validità professionali delle ditte coinvolte. Questi ritardi hanno messo in evidenza che chi aveva avanzato questa proposta, ossia l’Amministrazione di Franco Cascone, non aveva verificato la infattibilità del Business Plan alla base del Progetto. Il nodo “Cimitero” è venuto al pettine oramai da tempo. L’Amministrazione D’Amora cambi strada ed agisca in discontinuità con questa scelta.

– Centro Sanitario di primo livello, convenzionato con l’ASL, che avrebbe qualificato la viabilità dell’area dell’incrocio tra via Sassola e via Stabia, nonché utilizzato tecnologie di avanguardia che avrebbero contribuito al elevare ulteriormente il nome della nostra città: il 10 novembre scorso il competente ufficio della “Città Metropolitana di Napoli” ha bocciato la variante urbanistica con la quale veniva individuata e variata la destinazione urbanistica dell’area interessata. A suo tempo il Comitato da me presieduto condusse un approfondimento delle tematiche regolamentari e tecniche sulla questione, le quali portarono ad una doppia azione: l’astensione in Consiglio Comunale da parte degli allora assessori arch. Pasquale Alfano e sig. Eduardo Del Sorbo, convinti come me ed altri membri del Comitato che questi interventi di variante a “macchia di leopardo” dello strumento urbanistico fossero non praticabili e facilmente criticabili, mentre sarebbe stato più opportuno mettere mano ad una revisione generale in termini rapidi dello strumento urbanistico in vigore, vecchio di 14 anni, che avrebbe potuto recepire in maniera più organica ed efficace le istanze degli imprenditori privati illuminati. Franco Cascone, con la sua politica clientelare ed inconcludente, aveva teorizzato un “coinvolgimento dei privati” senza capo né coda. Anche il nodo del “Centro Medico Abatese” è venuto al pettine. L’Amministrazione D’Amora cambi indirizzo e metta in cantiere una politica nuova di pianificazione dello sviluppo della nostra città: ci sono molte risorse e professionalità nella nostra città che se coinvolte nella maniera corretta possono dare grandi contributi di idee e di progetti.

– Centro Sociale Polifunzionale di via Carrara: restituzione del finanziamento di 320 mila euro concesso nel 2006 all’Amministrazione Cascone dal Governo Centrale. A pagina 86 del già citato Bilancio di Mandato, Franco Cascone aveva già dichiarato la scelta voluta di non procedere ad alcuna progettazione esecutiva per utilizzare questo finanziamento per l’area ex container di via Carrara. Si era invece deciso di appoggiare la richiesta di alcuni privati che si sarebbero fatto carico di realizzare una biblioteca di 400 mq e di un centro sociale per anziani di 160 mq. Sono passati circa 2 anni, il finanziamento di 320 mila euro è andato perduto, ma oramai anche il “Centro Sociale per gli Anziani” sta trasformandosi in un nodo. L’Amministrazione D’Amora cambi indirizzo e cominci a progettare con serietà e determinazione gli interventi nel campo delle attività sociali nella nostra città.

Visto che molti altri nodi legati alla vecchia Amministrazione verranno al pettine – conclude l’ex sindaco – mi permetto di dare uno spassionato consiglio al Sindaco Giosuè D’Amora: tolga le deleghe amministrative e quella di vice sindaco a Franco Cascone se non vuole che la nostra città continui a “strapparsi i cappelli”».

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