Napoli, Legambiente rilancia le proposte per Bagnoli

20151121012246!Legambiente_logoLegambiente sottolinea ancora una volta, anche alla Cabina di Regia per Bagnoli in programma oggi a Napoli, quanto sia poco originale ed efficace lo strumento del commissariamento, rivelatosi in tutt’Italia in questi anni a dir poco fallimentare, oltre che dannoso.
“Invece della rappresentazione diretta delle nostre istanze all’audizione odierna – dichiarano Rossella Muroni e Michele Buonomo, rispettivamente presidente nazionale e regionale di Legambiente – abbiamo ritenuto più efficace inviarle in forma scritta al Presidente della Cabina di Regia, il Sottosegretario di Stato Claudio De Vincenti e al commissario di Governo Salvatore Nastasi, esplicitando chiaramente quanto richiediamo per la risoluzione in tempi brevi di questa assurda vicenda che oltre a un irragionevole dispendio di risorse pubbliche continua a pesare sulla collettività e sugli abitanti di Bagnoli che hanno già subito notevoli danni ambientali, sanitari, occupazionali ed economici.
“E’ sconcertante – prosegue Legambiente – che organi della Repubblica, Stato e Comune in particolare, ma anche società di proprietà dello Stato e sotto il suo diretto controllo, si siano nel tempo contrapposti in contenziosi estremamente dissipativi di risorse economiche pubbliche in danno alla collettività, piuttosto che provvedere a risolvere i problemi di inquinamento causati, pur essendoci tutte le condizioni per ricomporre bonariamente le divergenze con una più ragionevole azione di indirizzo e coordinamento, propria soprattutto dello Stato, al fine di evitare diseconomie e soprattutto a pieno beneficio ambientale, sociale ed economico di tutti.”
Entrando nello specifico – scrive Legambiente – ci preme evidenziare che la controversa ed imprevedibile situazione contenziosa tra organi della Repubblica pertinenti rispetto alle vicende della bonifica del SIN Bagnoli Coroglio impone prima su tutte la necessità di perseguirne una ricomposizione in sede extragiudiziale. Pertanto, al fine di prevenire il dispendio di risorse il cui gravame sarà ancora destinato a ricadere sulla collettività, richiediamo che qualsiasi attività sia subordinata pregiudizialmente alla definitiva chiarificazione della vicenda in sede giurisdizionale (TAR, Corte Costituzionale). Diversamente, chi comunque decide di procedere, dovrà assumere la responsabilità a proprio carico e non, come avvenuto fino ad oggi, riversare sulla collettività gli eventuali dispendi di cui sopra.
Un altro fattore di ritardo e di “disordine” nella lunga vicenda della bonifica del SIN di Bagnoli ha riguardato la continua commistione tra la bonifica e la riqualificazione urbanistica dell’area. Per Legambiente deve essere pregiudiziale agli interventi la separazione tra la titolarità nella realizzazione degli interventi di bonifica e quella nella pianificazione urbanistica e parimenti la necessaria consequenzialità temporale tra bonifica ed attuazione della pianificazione. Pertanto, va ritenuto irriducibile il rispetto delle prerogative costituzionali di pianificazione urbanistica attribuite al Comune. Inoltre è necessario privilegiare il perseguimento di interventi di bonifica “vera”, intesa come rimozione degli inquinanti dalle matrici in situ, piuttosto che il ricorso alle messe in sicurezza o ai tombamenti.
Alla Cabina di Regia – conclude Legambiente nella nota – chiediamo non soltanto di garantire maggiore trasparenza sul programma di bonifica e la massima coerenza con le strategie comunitarie in materia di consumo di suolo ma anche di assicurare l’applicazione del principio “chi inquina paga” per evitare che i responsabili dell’inquinamento possano sottrarsi agli obblighi di porre rimedio ai danni prodotti, ma anche essere addirittura destinatari di incentivi o altri benefici a fronte degli oneri che sarebbero a loro carico.

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