Il borgo del corallo e del cammeo: prende forma l’idea-progetto dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Ciro Borriello. Oltre le più rosee aspettative in termini di consensi l’incontro promosso oggi, mercoledì 13 gennaio, nell’aula consiliare di palazzo Baronale. Davanti a un auditorio qualificato e ricco in termini di presenze, composto da soggetti apparsi estremamente attenti alla tematica, il primo cittadino ha illustrato la proposta dell’amministrazione, che punta a fare del perimetro di strade e piccole arterie concentrato nel quadrilatero compreso tra via Salvator Noto, via Roma-Piscopia, corso Umberto I e piazza Santa Croce-via Beato Vincenzo Romano il futuro “cuore” di una delle tradizioni più antiche e prestigiose dell’economia cittadina: “La proposta che abbiamo inteso fare alle associazioni e ai consorzi di categoria ma anche ai singoli artigiani – spiega Borrielo – è di rendere questo agglomerato quello che a Napoli è San Gregorio Armeno. Ovvero un centro di raccolta degli operatori del corallo e del cammeo, concentrati in un’area da dedicare ai turisti e agli appassionati”.
Una proposta illustrata attraverso una serie di immagini e dati, proiettati in sala, per arrivare a costruire una proposta comune e condivisa: “L’obiettivo di questo primo incontro – prosegue il sindaco – era di raccogliere i pareri degli attori interessati. E devo dire che, non senza un pizzico di sorpresa, tutti i commenti sono stati positivi, con i dovuti distinguo, rispetto alla proposta. Un tale entusiasmo, che ci siamo lasciati con il proposito di costituire a breve una commissione ristretta, composta dai rappresentanti di ogni singola categoria interessata, per vagliare assieme ai nostri esperti le singole proposte e addivenire a un’idea comune da presentare, penso tra marzo e aprile, alla Commissione Europea, con l’obiettivo di reperire apposite risorse. Una proposta che, grazie a uno specifico programma europeo, vedrà coinvolte altre città del vecchio continente”.
Accanto al progetto del borgo del corallo e del cammeo, si è parlato anche della possibilità di realizzare un’area museale, magari all’interno del nascituro museo civico che si andrà a costituire nei locali dell’ex orfanotrofio di largo Annunciazione (stabile oggetto di interventi di riqualificazione nell’ambito del programma Più Europa): “Un’idea che, per ragioni burocratiche, non può entrare ora nella proposta che sarà portata all’attenzione dell’Ue – conclude il primo cittadino – ma che ovviamente prendiamo in seria considerazione per il futuro”.