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Piano di Sorrento: il Wwf denuncia, rischio taglio albero monumentale

23.12. 2015Nel comune di Piano di Sorrento, si è paventata l’ipotesi dell’abbattimento di un esemplare secolare di Pino domestico, che  da oltre un secolo cresce in un fondo privato al confine con la strada statale Meta Amalfi.

Tale richiesta, avanzata dalla proprietaria del fondo privato, parrebbe motivata dal pericoloso distacco verificatosi di un manufatto a forma di anfora, costruito in mattoni di cotto ed allocato al disotto del tronco della pianta, sul ciglio del muro confinante con la strada statale dove l’albero insiste.

L’albero era già assurto agli onori della cronaca nel settembre 2012, quando durante un forte vento si verificò il pericoloso sfrangiamento di parte di un ramo, causando problemi alla viabilità stradale. Il successivo intervento d’urgenza dei Vigili del Fuoco, per mettere in sicurezza l’area, provocò drastici e scriteriati tagli di amputazione di parte della chioma interessata dal crollo del ramo.

Ciononostante – commentano gli attivisti del Wwf – la pianta in oggetto si presenta ad oggi con chioma rigogliosa, con una buona verticalità e non appare malata, né in uno stato di sofferenza biologica, non lasciando ipotizzare alcun timore e/o sospetto di pericolosità strutturale.

L’esemplare arboreo, assolutamente visibile da chiunque transiti sulla strada panoramica che conduce a Positano e fino ad Amalfi, è stato dal Wwf Penisola Sorrentina inserito a pieno titolo nel Censimento dei Grandi Alberi della Penisola Sorrentina e, con i suoi 12 metri di altezza, quasi 3 metri di circonferenza e un’età stimata di circa 150 anni, costituisce senza ombra di dubbio un elemento indiscutibile del paesaggio e della geografia dei luoghi. Esso fa parte di uno degli ultimi storici residui nuclei boschivi, scampati agli incendi, costituito da un numero sparuto di esemplari di Pinus domestico e Roverella, per lo più secolari, che si innalzano maestosi, assieme ad altre essenze della macchia mediterranea, in un sito strategico per le rotte migratorie dell’avifauna individuato come zona di valico montano.

Eventuali problematiche create dal distacco dell’anfora allocata in modo discutibile sul muro di contenimento del terrapieno al margine della strada, tra l’altro senza prevedere alcun drenaggio, come pure il distacco di rami secchi, non giustificano affatto la richiesta di abbattimento della pianta generata da timori avvallati da una perizia di parte.

Infine, proprio per la posizione in cui vegeta il Pino, è di fatto possibile prendere in considerazione tutta una serie di accorgimenti tecnici di eventuale messa in sicurezza che vadano nella direzione della salvaguardia dell’albero. Casi analoghi, facilmente documentabili, sullo stesso territorio della penisola sorrentina sono stati felicemente “risolti” con oculate e razionali potature e con l’allocazione di appositi “tiranti” di messa in sicurezza.

L’eventuale azzardato abbattimento dell’albero, qualora messo in atto – concludono i volontari ambientalisti – costituirebbero di sicuro un ingiustificato grave depauperamento del Patrimonio Arboreo, Storico e del Paesaggio della Città di Piano di Sorrento.

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