Pompei, manifesto Pd: Progetto Hub ostaggio della “piccola politica locale”

comune pompeiIl Pd attacca il sindaco pompeiano, autodichiaratosi Pd, e lo fa con un manifesto con tanto di simbolo tricolore.

Di certo non mancheranno le inevitabili polemiche, sterili come sempre sanno essere le polemiche politiche a fronte di quel “fare” che nella città mariana manca da un bel po’. Di certo ci sarà chi rivendicherà, quale proprio, il simbolo del partito del premier Renzi e ci sarà chi senza perder tempo risponderà che il vero Pd non è il primo cittadino, che sembra non essere nemmeno detentore di una tessera democratica.

Attilio Adami
Attilio Adami
Alfredo Benincasa
Alfredo Benincasa

Il fatto è che due esponenti del Partito Democratico, Attilio Adami, componente PD Direzione Metropolitana e Alfredo Benincasa, già consigliere comunale PD, sono usciti allo scoperto e hanno duramente criticato le scelte del primo cittadino di opporsi all’opera ferroviaria che proprio Renzi e Franceschini vogliono a tutti i costi realizzare a Pompei.

Adami e Benincasa firmano un manifesto pesante per il sedicente sinistrorso Uliano, dato che il documento affisso nelle strade cittadine e stilato sotto l’insegna bene in vista del Partito Democratico, presentandosi alla città, in un certo qualsenso, come i veri detentori cittadini del partito, il “vero” Pd, anche se a dirla tutta in città un gruppo consiliare democrat già ci sarebbe: quello di opposizione guidato da Franco Gallo. E così giungiamo a tre. In ogni caso, comunque, quello più lontano dal Pd sembra proprio essere il primo cittadino che in consiglio ha contro il gruppo del partito renziano e per le vie della città è duramente attaccato dal manifesto Adami-Benincasa sul quale campeggia il simbolo dei democratici.

Il testo del manifesto è caustico e duramente critico e sembra annunciare chiaramente un prossimo fallimento dell’amministrazione dato che si legge in conclusione che “…il Pd…starebbe già lavorando al dopo Uliano”.

 

Di seguito il testo del manifesto:

Sulla vicenda il Sindaco Uliano (esponente del PD ???) nonché consigliere metropolitano, ha preso posizioni alquanto strane.

Il no secco e pretestuoso del primo cittadino ULIANO, rischia seriamente di far perdere una occasione fondamentale, se non ultima e decisiva opportunità di rilancio dell’economia e del lavoro per la Città.

Non tanto per l’opera in se, attuata comunque per indirizzo politico nazionale dal Governo Renzi, ma per l’indotto che ne consegue a tutti i livelli sociali, infrastrutturali, economici e ovviamente lavorativi.

Un no anche in termini politici, escludendo la possibilità di essere interlocutore principale con la sua  ridotta maggioranza e quindi non capace di proporre un progetto per altre opere collegate alla Città nuova. Opere come il restyling di Via Roma, Via Plinio e la viabilità ad essa collegata, Civita Giuliana, la cui condizione è in uno stato da quarto mondo.  Azioni  progettuali per un serio sviluppo delle zone di Messigno, Mariconda, Fontanelle e Tre Ponti, da sempre emarginate rispetto al centro Città, accoglienza, ospitalità, parcheggio e la necessità di dare trasporti eccellenti ai turisti.

Avere la fortuna di essere illuminati dai riflettori del Governo Nazionale da un lato, mentre dall’altro avere una visione in scala ridottissima a livello locale. Un Sindaco che non ha una visione politica e di progetto per la Città, non è meritevole di rappresentare Pompei, grande attrattore culturale internazionale.

Bisogna essere pronti a rappresentare le esigenze di una collettività favorevole a questa importante opera.

La Città è stufa dei pochi che decidono le sorti del paese.

I Sindaci dei Comuni limitrofi, sono pronti a sfruttare tale occasione per favorire le loro richieste, anche legittime, a causa della miope azione progettuale e dell’isolamento politico del primo cittadino ULIANO. Un’opera pubblica che, nelle aspettative del Governo Renzi, permetterà a Pompei di consacrarsi agli occhi, non solo dell’Italia,  ma del mondo, entrando in una visione privilegiata del Governo.

EBBENE IL SINDACO DI POMPEI DICE “NO”.

Il suo no è frutto della sua risicatissima maggioranza “non politica”, che continua a galleggiare grazie al salto della quaglia di un consigliere “solo opportunista” ex minoranza.

Alcuni Consiglieri di maggioranza, hanno precisato la loro posizione in merito al progetto HUB, in netto contrasto con le assurde dichiarazioni del Sindaco.

Nel frattempo il PD, a tutti i livelli secondo autorevoli esponenti, starebbe già lavorando al dopo Uliano, oramai al capolinea per tutta una serie di motivi, non solo per il “no” a Renzi.

Il tutto dopo appena 20 mesi di presunta nuova amministrazione Uliano.

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