Volla, ecco l’identikit del prossimo sindaco

comune Volla“Il sindaco ideale? Professionista, affermato e della società civile”. E’ questo l’identikit tracciato per il prossimo candidato sindaco di Volla nel corso dell’incontro pubblico organizzato dal movimento politico “Area Comune Volla al Centro” presso la propria sede di via Filichito.

“Siamo consapevoli che è difficile governare e che una buona e giusta idea ha bisogno di uomini coraggiosi e lungimiranti. – hanno fatto sapere dal movimento – Tracciamo insieme il profilo del candidato a Sindaco per una grande e difficile sfida, quella di risollevare le sorti di Volla”.

“Tra le priorità, – si legge in una nota diffusa a margine della manifestazione – il risanamento, il rilancio del paese e la sua vivibilità. Gli accordi tra partiti nel chiuso di una stanza? Bocciati. Meglio l‘ascolto ed il coinvolgimento dei cittadini. Il sindaco deve essere uomo o donna? Non importa, purché si presenti bene, professionale, competente nel rilanciare il paese. E che provenga dalla società civile.

In questi giorni coalizioni e partiti sono impegnati a individuare il miglior candidato sindaco possibile, quello che aggreghi di più e riesca a far breccia in una cittadinanza che non sembra insensibile alla ventata di “antipolitica” con cui è stata forse fin troppo facilmente etichettata l’epoca”.

Secondo Area Comune Volla al Centro, insomma, il nome del candidato a sindaco deve venir fuori dall‘ascolto e dal coinvolgimento dei cittadini. Non è gradita, invece, la scelta frutto di un accordo a tavolino tra partiti, gruppi ristretti d i persone, autocandidature o primarie condizionate. E ancora. Il candidato deve essere quasi all’unanimità un cittadino di Volla. Giovane ma non troppo: le due fasce d’età inferiore 40 anni e 40-60 hanno infatti totalizzato insieme, quasi la maggioranza delle opinioni, con una predilezione particolare per la fascia 40-60 anni.

Dal dibattito emerge comunque che l‘età è poco rilevante. Il sesso è indifferente, cosi come lo stato civile. La professione si è rilevata molto importante invece nella scelta, è ai più gradito, che, il futuro sindaco sia persona che provenga dal mondo del lavoro e delle professioni con particolare predilezione per quelle attività dove prevale l’organizzazione, l’innovazione e la competitività.

Insomma un uomo concreto, con un minimo di esperienza, che abbia già dimostrato anche in altri campi la propria valenza e le sue capacità manageriali organizzative e di mediazione, capace di ascoltare e di mettere insieme in primis le esigenze della collettività. Ci si è soffermato poi sulle caratteristiche personali del sindaco ideale: chi indosserà la fascia tricolore dovrà essere orientato al futuro, fortemente decisionista ma altrettanto capace di mediazione, insomma un carismatico, ma anche familiare, alla mano, fautore della democrazia. Deve avere una buona professionalità, ottime conoscenze culturali ed essere garanzia della massima serietà e tra i suoi valori irrinunciabili devono spiccare la competenza e l‘esperienza amministrativa che sia nel settore pubblico o privato. Interessanti le risposte date sui punti più importanti del programma ideale e delle priorità: risanamento economico strutturale dell’ente, miglioramento della qualità dei servizi ai cittadini, sociale, aumento della vivibilità e qualità ambientale e infine rilancio economico del paese.

“Area Comune Volla al Centro – conclude il comunicato – consapevole delle difficoltà che la nuova amministrazione incontrerà nello svolgimento del suo mandato, ritiene indispensabile e doveroso, operare scelte oculate sulle personalità che andranno a comporre il nuovo consiglio comunale. Interessante come ancora una volta l’assemblea riunitasi abbia voluto specificare che il candidato sindaco, deve sposare i principi fondamentali del documento costituente, e cioè: una forza politica aperta alla gente responsabile che, indipendentemente dalla provenienza politica metta al centro la città di Volla con i suoi bisogni e le sue difficoltà. Un’associazione politico culturale che arreca a sé l’onere di mettere insieme più liste civiche, in modo da creare una coalizione capace di sfidare a testa alta i grandi partiti presenti sul territorio e che già hanno sperimentato l’esperienza di amministrare la cosa pubblica”.

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