Ercolano nuovamente in corsa per il titolo di Capitale Italiana della Cultura? A giudicare dal cambiamento di mentalità in positivo delle nuove leve e di chi ama la città comunque vada sarà un successo.
Al di la delle polemiche personali, del cinismo e degli immancabili rancori storici al sindaco Ciro Buonajuto, ai membri del consiglio comunale e a quelli della giunta il merito di aver trasmesso un messaggio nuovo alla comunità degli scavi: input qualitativo e basato sulla reale valorizzazione delle potenzialità produttive indigene.
Certo non è possibile cancellare di colpo le inefficienze e i disservizi che da anni penalizzano i luoghi ma grazie al supporto delle associazioni e dei comitati di quartiere presenti sul territorio un’aria nuova si respira all’interno di una comunità vesuviana che sembra aver ritrovato mordente e spessore agli occhi degli stessi ercolanesi.
Giovane, motivata e amante dei propri luoghi d’origine la squadra governativa che supporta il mandato del primo cittadino Buonajuto è apparsa sempre presente alle principali iniziative promosse in paese con particolare riferimento agli eventi culturali. Si tratta ora di estendere la concretezza di questa presenza cavillare al settore commerciale e alle imprese ercolanesi in modo da creare occupazione in loco a tutto beneficio dei giovani.
Se il primo cittadino, come ci si augura, dovesse riuscire in questa ardua ma non impossibile impresa avrebbe veramente scritto pagine di storia positiva negli annali di un paese che anela da troppo tempo al riscatto socio economico. Ci credono esercenti come Angelo Russolillo che della solidarietà e dell’amore per Ercolano hanno fatto ragione di vita , ci credono i giovani e soprattutto i tanti volontari che lontani dai riflettori offrono il proprio prezioso contributo al rinnovamento di Ercolano. In sintesi : tutti insieme per un’Ercolano migliore sotto l’egida del sindaco Ciro Buonajuto.
Alfonso Maria Liguori