In Campania fallite 7500 imprese negli ultimi sei anni

fallimento

“In Campania dal 2009 al 2015 sono fallite poco meno di 7500 imprese. La nostra regione incide del 9 per cento sul trend dell’Italia, preceduta soltanto da Lombardia e Lazio”. Lo ha detto Maurizio Corciulo, vicepresidente dell’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Napoli, nel corso del forum “Il curatore fallimentare”, organizzato presso la sede dell’Odcec partenopeo.

“Però una buona notizia non manca: oggi registriamo una lieve ripresa, dal 2014 al 2015 c’è stato un calo dei fallimenti d’impresa corciulodel 5-6 per cento, un dato nazionale che si ripercuote anche in Campania. Sono numeri incoraggianti per la nostra economia – ha aggiunto Corciulo -: certo c’è ancora molto da fare, l’Ordine dei dottori commercialisti di Napoli sta percorrendo la strada della formazione e della specializzazione. Riteniamo che sia la giusta soluzione perché la gestione dei fallimenti e quindi la liquidazione degli asset aziendali vedono coinvolti sempre più professionisti che svolgono un’attività delicata ed altamente professionale”.

“I numeri sono in miglioramento, ma ciò che più ci conforta sono le novità in materia di fallimento: è imminente, infatti, una riforma radicale – evidenzia Vincenzo Moretta, presidente Odcec Napoli – Tra un po’ non si parlerà più di fallimento ma di evoluzione dello stato di insolvenza, di come gli ex fallimenti saranno gestiti all’esterno delle sale dei tribunali, di come si evolve la figura del curatore fallimentare che non sarà più tale, ma curatore della crisi di impresa. Si tratta di novità importanti, che seguiranno passo dopo passo la riforma di prossima emanazione”.

Durante i lavori del forum è stato presentato il corso di specializzazione finalizzato a fornire una visione concreta della procedura concorsuale. Matteo De Lise, presidente Unione Giovani Commercialisti di Napoli, ha affermato: “L’obiettivo è curare la formazione dei giovani iscritti a 360 gradi, parlando dei compiti del giudice delegato e del professionista. D’altronde la formazione rappresenta la migliore forma di tutela per i giovani che iniziano ad intraprendere la professione di dottore commercialista, perché migliora la qualità del lavoro ed evita le insidie presenti nella nostra professione”.

Al forum sono intervenuti Lucio Di Nosse, presidente della Sez. Fallimentare del Tribunale di Napoli; Stanislao De Matteis, giudice delegato ai fallimenti presso il Tribunale di Napoli; Ciro Esposito, presidente Commissione Diritto Fallimentare dell’Ordine partenopeo.

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