Il sindaco “pescatore”, ucciso la sera del 5 settembre 2010, aveva brutti presentimenti su quello che stesse accadendo nelle sue terre del Cilento: probabilmente aveva intuito un traffico di droga in quei luoghi splendidi oppure, ancor peggio,
aveva captato investimenti in ristoranti e attività turistiche dei signori della droga.
Così fu ammazzato barbaramente e da allora non si conoscono nè gli esecutori nè i mandanti. Ma nelle ultime ore è arrivata la svolta: la Procura Antimafia, pubblico ministero Rosa Volpe, sta indagando su altre tre persone nell’ambito
dell’omicidio Vassallo. Sarebbbero del Cilento e provenienti dal Napoletano, persone che all’epoca erano coinvolti in affari che riguardavano le attività e le strutture ricettive delle località del Cilento.
Fino ad ora nel registro degli indagati vi era iscritto solo un brasiliano, fatto estradare qualche anno fa dalla Colombia.