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Autorità portuale unica per i porti di Napoli e Salerno

Salerno-Porto3-620x350Il matrimonio tra porti è cosa fatta. E’ arrivato ieri in Consiglio dei ministri il decreto delegato che riforma e accorpa le autorità portuali. In Campania Salerno e Napoli saranno unite. Da ieri, dunque, sono partiti anche i 40 giorni per il parere del Consiglio di Stato e i 60 per quello non vincolante delle commissioni Trasporti. Significa che in un paio di mesi ci sarà, dopo anni di commissariamento e stallo, il nuovo presidente dell’Autorità portuale. Prematuro far nomi? Beh, non esisterà più la terna. Il presidente viene scelto dal ministro Graziano Delrio in accordo con il governatore Vincenzo De Luca, che, è noto, spingerebbe per l’uscente salernitano Andrea Annunziata.

 

Tra i papabili resta, però, l’imprenditore napoletano Dario Scalella. Tirato per la giacca tra i possibili candidati alle primarie democratiche, ha invece in testa solo il porto. E questa potrebbe essere la volta buona per lui. L’auspicio di tempi «celerissimi» viene anche dal sottosegretario ai Trasporti, Umberto Del Basso de Caro. «Non avremmo fatto la riforma dei porti, nella quale un pezzo è dedicato proprio alla nomina dei presidenti dell’autorità portuale se non fosse così — assicura Del Basso De Caro —. È evidente che, approvata la riforma in tempi celerissimi si arriverà alla definizione del nuovo assetto organizzativo». E prosegue: «Quella che viene liquidata come riforma è in realtà il Piano nazionale della Logistica. Un piano importantissimo anche perché non ha senso un porto senza un retroporto, una piattaforma logistica di riferimento». Nella riforma le Autorità portuali passeranno da 24 a 15.

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