In un primo momento, la donna (39enne) aveva dichiarato alle forze dell’ordine che il bambino era caduto da solo dal primo piano della palazzina dove abitava, urlando a tal modo da attirare le attenzioni dei vicino che hanno subito chiamato i carabinieri. Dopo un lungo interrogatorio, però, ha ammesso di essere stata lei ad averlo lanciato nel vuoto e per questo è stata sottoposta a fermo di polizia giudiziaria con l’accusa di tentato omicidio.
Il piccolo, ricoverato da ieri al “Santobono”, è ancora in prognosi riservata. Ha riportato una serie di fratture e un trauma cranico: i medici stanno monitorando le sue condizioni che, tuttavia, sembrano stabili. Non si placano però le indagini dei carabinieri i quali cercano di comprendere le motivazioni che hanno spinto la donna a compiere un folle gesto.
GE