Ercolano non la spunta ma concretizza la positività, la voglia di crescere qualitativamente di un territorio dalle potenzialità incommensurabili sotto il profilo sia culturale che economico produttivo. D’altro canto il sindaco di Ercolano, Ciro Buonajuto, aveva saggiamente sottolineato come anche in caso di mancata nomina lo sviluppo culturale, economico e sociale della città sarebbe andato avanti lo stesso .
L’obiettivo è quello di rilanciare l’immagine e la credibilità di un’Ercolano che, se debitamente valorizzata, è in grado di poter reggere il confronto con le grandi perle europee. L’importante è cogliere sempre il senso profondo di un iter rinnovativo che non deve essere esclusivamente mirato alla spasmodica ricerca mediatica e alla notorietà individuale. In tal senso da lodare l’atteggiamento del primo cittadino Buonajuto che grazie al supporto offerto da consiglieri comunali di maggioranza e opposizione è riuscito in sinergia con la giunta a dare prova di concretezza e presenza nelle principali problematiche comunitarie. Come abbiamo più volte ribadito è anacronistico rincorrere il miracolo, pretendere che dall’oggi al domani tutto muti in positivo così come estremamente facile creare polemiche strumentali per affossare qualsivoglia tentativo di crescita per la comunità degli scavi. Il buon Ciro, il nocchiero della cittadina vesuviana ha saputo infondere speranza nei giovani che non vogliono tradire le proprie origini.
Massima attenzione sarà sicuramente rivolta dal governo locale al settore commerciale con particolare riferimento alle piccole attività presenti sul territorio. Pensiamo alla filantropia di esercenti come Angelo Russolillo capaci di preoccuparsi dei meno fortunati anche in momenti di forte recessione economica quali quelli attraversati dal nostro Paese. In sintesi: avanti tutta con il sindaco Buonajuto alla ricerca di una gloria “mai perduta”.
Alfonso Maria Liguori.