Rapina lo scooter a due giovani e scappa, poliziotto lo riconosce e lo fa arrestare

rapinaE’ stato sorpreso in flagrante dagli agenti della sezione “Volanti” dell’U.P.G. mentre, arma in pugno, in Via Santa Maria delle Grazie a Loreto, angolo Via Luigi Serio, in compagnia di un complice, stava rapinando uno scooter Honda Sh a due giovani.

Per tale motivo, Giovanni Ingenito di 22 anni, è stato sottoposto a fermo di Polizia Giudiziaria, dagli agenti dell’U.P.G. che l’hanno rintracciato, poco più tardi, in Vico Banchi Nuovi, presso l’abitazione materna.
Il giovane dovrà rispondere del reato di tentata rapina, aggravata dall’uso delle armi, nonché di minaccia aggravata nei confronti dei poliziotti.

Nella serata di ieri, nel mentre i poliziotti erano nei pressi dell’ospedale in Via S. Maria delle Grazie al Loreto, hanno udito un forte trambusto provenire dall’attigua Via Luigi Serio.
Accorsi sul posto, hanno chiaramente notato due giovani su di uno scooter, il cui passeggero, armato di pistola, disceso dal mezzo, era intento a minacciare altrettanti ragazzi in sella ad altro motociclo, pronunciando, in dialetto napoletano, la fatidica frase “Ramm o mezz” .

Avvedutisi della presenza della Polizia, l’individuo armato non ha esitato nel puntare la pistola contro gli agenti, indietreggiando, nel frattempo, per guadagnarsi la fuga con il complice.

Uno dei poliziotti ha riconosciuto, in quell’individuo di corporatura robusta con barba folta e capelli rasati, Ingenito, in quanto fermato per un controllo qualche mese fa.
E’ stato grazie all’acume investigativo del poliziotto che, immediatamente, sono partite le indagini per rintracciare i malviventi.

Gli agenti, avendo accertato l’abitazione coniugale in Ponticelli, si sono recati in Via Al Chiar di Luna.

La moglie, pur di depistare i poliziotti, ha negato di convivere ancora con il marito, allontanandosi dall’abitazione certa di non essere notata, avvisandolo telefonicamente di non far rientro a casa.
Gli agenti hanno rintracciato il 22enne presso l’abitazione materna, dopo averlo cercato in almeno altri due possibili dimore, conducendolo al carcere di Poggioreale.

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