Sanzioni dell’Antitrust, Gori: “Solo pochissimi casi sul totale degli utenti”

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“La Gori è una casa di vetro – afferma il presidente, Amedeo Laboccetta -. Chiunque può venire a verificare ciò che quotidianamente fanno i nostri 700 lavoratori. Nessuno può sentirsi autorizzato a buttare fango su professionalità, energie ed intelligenze che negli anni hanno permesso a questa società di raggiungere standard di alta qualità. È evidente che in ogni grande realtà imprenditoriale possono esserci momenti di criticità ed anche errori di forma. Ma da noi la sostanza non è un optional”.

“Oggi la Gori è un modello virtuoso – continua Laboccetta – che è riuscito ad affermarsi sul campo in un territorio complesso. Molto può essere ancora migliorato, ma occorre uno sforzo complessivo anche delle istituzioni, a tutti i livelli, che non devono temere la propaganda e le strumentalizzazioni dei demagoghi che urlano tentando di intimidire. Chi, come noi in Gori, fa le cose con onestà intellettuale, forte della sua esperienza, sa bene che alla distanza sono i risultati che fanno la differenza. E che parlano da soli”.
“Avverto forte l’esigenza – conclude il presidente di Gori – di ringraziare le organizzazioni sindacali, che stanno svolgendo un ruolo fondamentale con alto senso di responsabilità, marcando la differenza e la distanza con coloro che sbraitano e non propongono soluzioni”.

In relazione alla sanzione comminata dall’ Antitrust, Gori rifiuta dunque ogni addebito di pratiche commerciali scorrette e sarà pertanto costretta a ricorrere al Tar Campania.

La società precisa anche che si tratta di contestazioni relative a poco più di 250 casi verificatisi nel corso di tre anni: un numero davvero irrisorio rispetto ai 530 mila utenti dell’Ato3.

Per Gori i provvedimenti dell’Antitrust, che stanno riguardando diversi gestori nazionali, non hanno fatto altro che mettere in luce l’arretratezza delle gestioni italiane del servizio idrico rispetto alla rilevazione delle letture, attività fondamentale per una corretta fatturazione. Solo un ingente investimento nel sistema della Telelettura potrebbe, infatti, risolvere il problema, così come accade già da anni nel settore elettrico.

Tuttavia, Gori ha già da tempo avviato una massiccia campagna di sostituzione dei vecchi misuratori, con oltre 25.000 nuovi apparecchi installati ogni anno.

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