Uranio impoverito: tanti i morti, commissione parlamentare faccia chiarezza

PORTUGUESE SOLDIER MAKES RADIATION MEASURES TRAINING BEFORE HIS DEPART TO BOSNIA

La vita di un militare è costellata da numerose situazioni pericolose, non sempre però il nemico è visibile ed indossa una divisa. Questa l’amara considerazione che accomuna tantissimi militari dell’Esercito italiani che nel corso degli anni si sono ammalati di cancro perché esposti, senza nessun tipo di protezione, alle radiazioni emesse dall’uranio impoverito usato per potenziare gli armamenti.

Questa mattina Edmondo Cirielli, deputato di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale, componente della Commissione parlamentare d’inchiesta sugli effetti dell’utilizzo dell’uranio impoverito ha sollevato il caso in Parlamento, ricordando i numerosi e recenti lutti avvenuti nel salernitano.

“Ho informato la Commissione parlamentare di inchiesta sugli effetti dell’utilizzo dell’uranio impoverito dei nuovi e terribili lutti che hanno colpito la comunità salernitana – racconta Edmondo Cirielli. Dall’inizio dell’anno, infatti, sono già tre i militari scomparsi: Giovanni Passeri, Gennaro Di Domenico e Stefania Stellaccio, tutti morti per un tumore, tutti impegnati in missioni militari all’estero con l’Esercito italiano”.

“Mi auguro – spiega Cirielli – che la Commissione faccia luce sulle cause e suggerisca strade e modalità per evitare che questo accada di nuovo. È necessario chiarire al più presto e senza riserve i dubbi che ancora oggi esistono sulla materia e accertare le responsabilità. È importante che prosegua il dibattito parlamentare, con serietà ed urgenza, e che siano forniti ulteriori indirizzi al governo sulla materia”.

“Le questioni aperte – conclude il deputato – sono tante e complesse e attengono a diversi profili, dalla sicurezza e protezione del personale esposto all’uranio impoverito al tema dei risarcimenti. Una problematica che riguarda non solo coloro che sono impegnati nelle missioni militari, ma anche il personale in destinazione fissa e quello che presta servizio nei poligoni militari o risiede nelle vicinanze di quei siti”.

Donazione sostieni il Gazzettino Vesuviano