Trascorre il tempo e, a Castellammare, tutto continua ad andare per il peggio. Dopo aver fatto i conti con la baby gang tutta al maschile che nei giorni scorsi si è contraddistinta per i soliti atti vandalici, la città si scopre ancora fragile dal punto di vista della sicurezza.
Due eventi, nel giro di pochi minuti, hanno sconvolto una classica domenica sera in villa comunale: prima un pervertito che tenta di molestare alcune ragazzine, e poi un’aggressione di un’altra baby gang (questa volta al femminile) ad alcune coetanee.
Il tema della pedofilia sembrava essere assente dalla città delle acque ma da ieri sera si torna a d affrontare questo gravoso problema. Nell’evento in questione, l’uomo, 50enne della zona con problemi psichici, dopo essersi toccato i genitali e aver importunato alcune ragazzine, ha subito la reazione delle stesse e di alcuni passanti che si sono trovati nelle vicinanze, rischiando il linciaggio. Immediato è stato però l’arrivo dei carabinieri che hanno salvato l’uomo, che nel frattempo si era dato alla fuga, dall’ira della folla, portandolo in caserma.
Neanche il tempo di respirare che non molto lontano, nei pressi della Cassa Armonica, luogo di ritrovo per i giovani stabiesi, per motivi futili scoppia una nuova lite tra gruppi di ragazzine. Delle vere e proprio bulle che, sentendosi osservate, hanno mostrato tutta la loro indignazione utilizzando l’arma più meschina: la violenza.
Il dato che preoccupa è sicuramente che, come nel caso dei loro “colleghi” maschili, queste baby gang sono composte da poco più che 14enni. Bambini tutto sommato che, sul cattivo esempio dei più grandi, intraprendono già una strada tutt’altro che tranquilla. Che futuro attende quindi Castellammare? Ad oggi, sicuramente non roseo. Ora più che mai, l’allarme sicurezza torna ad essere uno dei problemi maggiori della città vesuviana.
Gennaro Esposito