Portici, camorra e poker online: sgominato il clan Vollaro

clan vollaroCamorra ed estorsioni: sgominato a Portici dalla polizia il clan “Vollaro”. La squadra mobile di Napoli e gli agenti del commissariato di Ps di Portici hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale di Napoli, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia (Dda) partenopea, nei confronti di otto indagati ritenuti responsabili di associazione camorristica e di estorsioni aggravate.

L’indagine ha consentito di accertare l’esistenza a Portici di un clan camorristico, facente capo ad Antonio Vollaro alias “zio Tonino”, fratello di Luigi detto “il califfo” e, dopo la morte di Antonio (il 3 luglio 2010), capeggiato dai figli di Luigi. La cosa è dedita alle estorsioni ai danni degli imprenditori che noleggiano slot machine e videopoker nei bar e nei locali pubblici.

Gli indagati Luigi Panzariello e Massimo Panzariello fungevano da esattori del clan di camorra ed ogni mese si occupavano, per conto del boss Raffaele Vollaro, di riscuotere la tangente imposta a seconda del numero di apparecchi noleggiati.

E’ stata accertata la partecipazione all’attività estorsiva anche di Carlo Vollaro. Indagati anche Giovanni Chivasso, detto “il campione”, e Antonio Acunzo che operavano nell’ambito del “poker online” e delle piattaforme internet gestite dal calabrese Nicola Femia alias “Rocco”, esclusivista sull’intero territorio nazionale di alcuni siti web esteri di giochi online abusivamente attivi in Italia in assenza dell’autorizzazione dell’Aams. Alcuni di essi sono stati individuati: “www.morriscasino.it”, “www.vivaelite.come” e “www.texasclub.com”.

A rivolgersi al clan Vollaro per imporre a Portici il ricorso alle piattaforme internet sono stati gli indagati Vincenzo Sorrentino e Pasquale Ciappa, rappresentati di Femia nella provincia di Napoli.

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