Il ribaltone è arrivato adesso perché, come ha dichiarato lo stesso presidente Lotito “mancano 18 turni e c’è tutto il tempo per recuperare, non potevamo aspettare ancora”, inoltre, aggiunge “purtroppo qualcosa non è andato per il verso giusto con Torrente e, di concerto con mio cognato, abbiamo preso questa decisione. A gennaio abbiamo rivoluzionato la squadra ma la scossa non c’è stata. Qualcosa non girava più nel verso giusto. Contro Lo Spezia ho visto un gruppo che non era caricato a mille». Il cognato, Pietro Mezzaroma, e lo stesso Lotito hanno sì, portato la squadra in serie B ma, al contempo, non sono riusciti a dare vita ad un progetto anche a medio termine, mettendo tutti, direttore sportivo e area tecnica, in condizione di poter lavorare al meglio. Torrente paga per le scelte societarie, ma paga anche per le sue di scelte; costretto dall’infermeria sempre in movimento, ha inoltre compiuto scelte tattiche non proprio in linea con le caratteristiche dei giocatori; su altri è parso, invece, ostinato a riproporli in ogni match, pur quando era evidente che lo stesso calciatore avesse bisogno di fermarsi qualche turno.
Alla fine è tornato il tecnico della promozione in serie B, Leonardo Menichini che non fu riconfermato per la nuova avventura nella serie superiore.
Menichini ha il difficile compito di riportare la squadra in una posizione più sicura, visto che oggi è ferma al terzultimo posto, in zona retrocessione.
Anna Di Nola