Espressione del miglior Made in Italy, le aziende campane che fanno della creatività e dell’innovazione il proprio punto di forza mostrano un forte interesse per il Patent Box, nuovo regime opzionale che offre alle imprese una importante agevolazione fiscale per lo sfruttamento dei beni immateriali come brevetti, marchi e know-how.
Domani farà tappa a Napoli il Patent Road, ciclo di eventi promosso da Technetic con il patrocinio del Ministero per lo Sviluppo Economico e di Airi (Associazione Italiana per la Ricerca Industriale) con l’obiettivo di spiegare ad aziende e professionisti come beneficiare dell’opportunità Patent Box. L’appuntamento, realizzato in collaborazione con Intesa San Paolo Formazione, è alle 10.30 presso la sede del Banco di Napoli in Via Toledo 177.
“Il Patent Box è una misura strutturale per il rilancio delle imprese, fortemente strategica – spiega Riccardo Imperiali, Presidente di Technetic -. Oltre a offrire importanti benefici fiscali per 5 anni, questo nuovo regime opzionale permette alle aziende di valorizzare dei beni che prima non erano messi a sistema, come marchi e brevetti, know-how, disegni e modelli. La portata della normativa italiana è molto ampia, e con un po’ di semplificazione potranno cogliere questi benefici anche le piccole e medie imprese protagoniste del tessuto industriale campano”.
Introdotto dalla Legge di Stabilità 2015 (190/2014), il “Patent Box” consiste nell’esenzione parziale o totale ai fini Ires ed Irap dei redditi derivanti dall’utilizzo diretto, o dalla concessione in uso a terzi, o dalla vendita dei beni immateriali realizzati dalle aziende, come software protetti da copyright, brevetti (concessi o in corso di concessione), marchi (registrati o in corso di registrazione), disegni e modelli giuridicamente tutelabili, knowhow. Per tali beni, l’impresa deve sostenere costi finalizzati al loro sviluppo, mantenimento e/o accrescimento di valore. In caso di sfruttamento diretto, la percentuale di detassazione stabilita è pari al 30% per l’esercizio 2015, al 40% per l’esercizio 2016 e al 50% a partire dall’esercizio 2017. In caso di cessione, invece, la plusvalenza che l’azienda realizza è completamente esclusa dalla tassazione.
A conferma del forte interesse per il nuovo regime fiscale, ad oggi sono state già presentate all’Agenzia delle Entrate oltre 4.500 istanze legate alla disciplina del Patent Box.
Dal tessile al fashion, dall’agroalimentare al manifatturiero, sono moltissime le imprese campane che potrebbero sfruttare la nuova normativa per essere più competitive. A partire dai grandi marchi.
“Grazie ad una storia costruita sull’esperienza e sulla capacità di trasferire totalmente ai nostri consumatori i valori guida della nostra azienda, oggi il brand Garofalo riflette pienamente l’elevata qualità dei nostri prodotti. Il nostro marchio rappresenta quindi un elemento di grande valore e richiede, come tutti gli asset strategici, costanti investimenti. Per questo – commenta Gianni Schisa, Direttore Operativo Pastificio Lucio Garofalo – riteniamo le misure introdotte dal decreto Patent Box un concreto segnale di supporto alle aziende per continuare ad investire sulla crescita”.
“Nel settore moda e tessile Napoli rappresenta una realtà virtuosa che innova e produce, fiore all’occhiello per l’economia italiana e ambasciatrice del talento e della creatività campana nel mondo – spiega Domenico Menniti, Presidente di Harmont & Blaine -. Grazie al Patent Box, le imprese hanno finalmente a disposizione uno strumento efficace che consente di valorizzare l’eccellenza e i marchi del Made in Italy in un contesto internazionale sempre più competitivo.”
“Il vero punto di forza della normativa italiana, che la differenzia dagli altri regimi europei – conclude Riccardo Imperiali -, è che al momento possono essere inclusi anche i beni immateriali ‘non titolati’, come il know-how, i disegni e i modelli. Ci auguriamo che il nostro Paese rimanga fermo nella propria attuale impostazione del Patent Box, tuttavia consigliamo alle aziende che intendano aderire di affrettarsi: i beni immateriali ‘non titolati’, infatti, potranno certamente essere inclusi se si esercita l’opzione entro il 30 giugno”.
Al regime del Patent Box possono accedere tutti i soggetti titolari di reddito d’impresa, in forma individuale e collettiva, attraverso la trasmissione telematica di un apposito modulo di opzione e, nei casi di obbligatorietà, la trasmissione di una istanza di ruling avente un contenuto minimo obbligatorio integrabile, anche dal punto di vista documentale, nei successivi 120 giorni.