Torre Annunziata, Starita:”Il governo non dimentichi la Campania”

staritaLa Campania, storicamente, è considerata una terra ricca d’arte e, in base ad alcuni dati raccolti dal Mibac nel 2015, è seconda in Italia dopo il Lazio per numero di visitatori alle sue strutture museali; ancora, nella classifica dei dieci luoghi della cultura (a pagamento) più visitati, dopo il Colosseo figurano gli scavi di Pompei, mentre per quelli gratis, dopo il Pantheon, c’è il Parco di Capodimonte.

Nonostante questi dati estremamente positivi, secondo un’analisi portata avanti dallo Svimez si è dimostrato come il governo italiano abbia tagliato gli stanziamenti per la cultura maggiormente al Sud rispetto alle regioni settentrionali. La spesa sarebbe crollata di oltre il 30%, passando da 126 a 80 euro pro capite.

Il sindaco di Torre Annunziata Giosuè Starita, commentando questo dato ha espresso tutta la sua amarezza:” I dati non fanno altro che confermare quello che sapevamo già: i nostri luoghi d’arte sono un formidabile attrattore turistico, che però non vengono adeguatamente valorizzati e su cui non si investe abbastanza. Sono convinto che, al contrario, da questi si deve partire per ridare una chance ai nostri territori in cui la deindustrializzazione ha decimato l’occupazione. Possediamo inestimabili ricchezze che, da sole, possono farci cambiare rotta”.

La città oplontina, negli ultimi anni, sta cercando di rialzare la testa anche dal punto di vista archeologico e infatti, tra poche settimane, verrà inaugurata, finalmente, la mostra dei reperti archeologici di Oplonti “Il fascino e la bellezza”.

“Abbiamo fortemente voluto – continua il primo cittadino torrese – la realizzazione della mostra: ripartire dalla bellezza e dall’arte del passato, insieme a una efficace rigenerazione urbana che pure stiamo portando avanti. Sono al fianco del sindaco di Ercolano Ciro Bonajuto nel sostenere la candidatura della sua città come capitale della cultura; con Pompei, Stabia e la stessa Ercolano, possiamo costruire un formidabile asse di archeologia unico al mondo. Noi ce la stiamo mettendo tutta, ma senza un supporto da parte del governo centrale non possiamo imprimere ai nostri progetti la spinta che necessiterebbero”.

Gennaro Esposito

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