Vico Equense al voto, intervista esclusiva al sindaco Benedetto Migliaccio

MIGLIACCIO E BUONOCORE

Nella prossima primavera a Vico Equense si dovrà votare per scegliere il nuovo sindaco. La situazione politica è ancora magmatica e poco chiara per quanto riguarda i candidati e le coalizioni che scenderanno in campo. Unica certezza la candidatura a sorpresa di Maurizio Cinque ex presidente del consiglio comunale entrato in rotta di collisione con la maggioranza di cui faceva parte e che ora sfida apertamente lo schieramento del centrodestra per il governo della Città.

Al momento i riflettori sono puntati però proprio sul centrodestra che sta vagliando la situazione in attesa di tirare le somme e trovare il cavallo vincente. L’avvocato Migliaccio, che ha sostituito l’ex sindaco Gennaro Cinque negli ultimi mesi, potrebbe essere uno dei candidati, ma non si sbilancia e non dà nulla per scontato. Non si risparmia però su alcuni colpi messi a segno dall’amministrazione, soprattutto per il rilancio culturale di Vico Equense: “I nostri sforzi per puntare sull’Economia dei Paesaggio produrranno effetti molto positivi sul turismo di qualità. Non si tratta di monumentalizzare i paesaggi ma di far rivivere le tradizioni che sono alla base della nostra cultura e vanno recuperate. Abbiamo invitato il Maestro Ugo Marano a realizzare un’opera sul Casale Errante, richiamando l’antica consuetudine della transumanza. Inoltre prossimamente verrà a Vico lo chef giornalista Kumalè che con la collaborazione di Gennaro Esposito ed altri importanti esponenti del mondo culturale realizzeranno un ambizioso progetto che farà di Vico Equense uno dei poli di attrazione della cultura Mediterranea”.

Eppure Vico Equense rimane un paese di individualisti. Le eccellenze che pure esistono sul territorio rimangono circoscritte e non creano sviluppo.

“Questo è vero e si deve fare di tutto per avviare intorno alle attività territoriali trainanti, penso ad esempio alla Gelateria Gabriele, alla Pizza a Metro, a Gennaro Esposito, una serie di iniziative culturali per aprire gli orizzonti e creare un brand di Vico Equense riconosciuto e apprezzato per tutto quanto si produce sul territorio.”

Sindaco, nella maggioranza c’è già il nome di chi dovrà portare avanti questi progetti? La stampa locale parla di una cena molto animata nella quale si è stroncata sul nascere l’auto-candidatura di Andrea Buonocore.

“Non c’e nulla di vero. Io ero seduto a quel tavolo e posso assicurare che si è trattato dell’amplificazione giornalistica di uno sfottò conviviale che non aveva nemmeno come oggetto la candidatura a Sindaco.”

Ma se Buonocore si fosse auto-candidato la maggioranza come l’avrebbe presa?

“La maggioranza ha stretto un patto al suo interno, ovvero, quando i tempi saranno maturi, si ascolteranno le varie proposte e si metterà in campo quella vincente. Questa maggioranza ha avuto il 70% dei consensi e penso proprio che si riconfermerà alla guida di Vico Equense”.

Maurizio Cinque a un certo punto ha deciso di rompere con la maggioranza e addirittura si è candidato.

“Maurizio Cinque ha tradito soprattutto il suo caro amico Buonocore.”

Entrambi, a suo tempo si coalizzarono e portarono scompiglio anche nel centrosinistra…

“Andrea con noi è stato di una lealtà impressionante. Credo sia giusto che si giochi le sue carte perché lo considero una persona affidabilissima.”

Lei è convinto che se non fosse lui il prescelto rimarrebbe fedele alla causa del centrodestra?

“Penso che il confronto anche acceso faccia parte del gioco della democrazia. Io mi fido molto di Andrea e sono sicuro che capirebbe altre scelte al momento insondabili perché il dibattito è ancora in corso. Il futuro candidato comunque si sentirà parte di un progetto comune e, ripeto, ritengo Buonocore una persona affidabilissima.”

Maria D’Ordia

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