Iniziano festeggiamenti per il Carnevale del 2016 a Pomigliano . Quest’anno “L’Associazione di Musica e Cultura Popolare ‘A Sunagliera”, con il patrocinio del Comune di Pomigliano d’Arco e la partecipazione delle scuole primarie del I e II Circolo didattico, nonché degli Istituti Comprensivi “Falcone-Catullo”, “Sulmona-Leone” ed “Omero-Mazzini” darà il via all’evento “Carnevale Popolare Pomiglianese”.
Sabato 6 febbraio, alle 10, gli alunni delle suddette scuole sfileranno per le strade del borgo pomilio in costume carnevalesco, sino al raduno nella centrale piazza Giovanni Leone – già piazza Primavera- dando vita ad alcune performance. Alle 12, poi, la ‘A Sunagliera rappresenterà la “Canzone di Zeza” e gli “Antichi Mestieri”. Si riprenderà alle 18, la storica associazione terrà un concerto folk e si esibirà in tradizionali balli popolari.
Domenica 7 alle 10 sarà vi sarà un’altra sfilata, ma questa volta con costumi della locale tradizione, da via Sulmona a piazza Leone, passando per via Umberto I, via Roma, via Carmine Guadagni, via Felice Terracciano. Di sera, sempre alle 18 e sempre nella principale piazza pomiglianese, si continuerà con balli e musica popolare.
Il giorno di Martedì Grasso, 9 febbraio, sarà la giornata finale di festa, alle già citate sfilate in costumi tradizionali mattutine, per i medesimi percorsi, la sera, dalle 19 alle 21 e 30, sarà colorata di danze e canti, con tammurriata finale.
Una iniziativa che fa rivivere le vecchie atmosfere di questa festa d’allegrezza, spensieratezza e dolce trastullo dionisiaco, i giorni del “semel in anno licet insanire”, le gioie e la sfrenatezza che precedono e preparano al tempo di penitenza e di meditazionedei quaranta giorni prima della Pasqua. E sarà possibile respirare quella che da sempre è la tradizione della nostra amabilissima cittadina, sospesa un tempo tra tradizione contadina e vita nelle fabbriche. Una festa che ricorderà ai giovani, ai ragazzi ed anche ai più piccoli la nostra identità, la fermezza del nostro popolo, le lotte sociali degli anni ’70, ’80, ’90.Una identità, la nostra, pregna di cultura, che merita di essere ricordata e conosciuta soprattutto nella deframmentata, precaria e instabile situazione politico-economica odierna. Un ricordo delle lotte operaie che hanno visto in Pomigliano la punta di diamante del Meridione, non disgiunto dalla caparbietà e fedeltà dei nostri compaesani, che mai nella storia si sono mostrati passivi agli avvenimenti e sin dai primordi hanno dato segno di carattere fermissimo, dall’epoca Romana, al Medioevo, al 1799, al Risorgimento, alle Grandi Guerre, alle rivolte del ‘900. Un paese che ha dato e continua ha dare menti brillanti e che hanno e lasceranno orme indelebili nella storia del Mezzogiorno, dell’Italia, dell’Europa.
Una festa che unisce al divertimento ed alla spensieratezza l’insegnamento di tali principi e valori, in maniera sottesa, velata eppure pregnantissima.
Giovanni Di Rubba