“La richiesta di aiuto era enorme. Le nostre possibilità ce lo consentivano. E ci è parso giusto fare un ulteriore passo verso chi ha bisogno”. Alfredo Cutrupi, fratello superiore dell’arciconfraternita oplontina del Santissimo Sacramento spiega così, con la semplice schiettezza di chi preferisce agire che far chiacchiere, la decisione delle arciconfraternite di Torre Annunziata di prolungare fino a metà febbraio l’iniziativa “Un pasto al giorno per un mese”.
Per l’intero gennaio, infatti, le “congreghe” del Santissimo Sacramento, dei Santi Agostino e Monica e del Rosario, avevano deciso di sostenere economicamente il refettorio della Caritas di vico Pace, gestito dal Don Pasquale Paduano nei pressi della chiesa dello Spirito Santo.
Il progetto era partito nell’ambito delle iniziative di impegno sociale messe in campo anche in accoglimento dell’invito del Cardinale di Napoli Crescenzio Sepe a rinnovare il proprio impegno e fare in modo che le “congreghe” tornino ad essere centri nodali di formazione, preghiera, crescita nella fede e dell’esercizio della carità verso il prossimo.
Durante il primo mese del 2016 erano stati circa millecinquecento i pasti che i volontari coordinati da Don Pasquale Paduano avevano potuto distribuire ai più bisognosi grazie anche al sostegno economico delle arciconfraternite.
Ma, terminato gennaio, era stato chiaro che un ulteriore sostegno non sarebbe stato certo superfluo. Anzi…
“Era evidentissimo che le necessità del refettorio della Caritas fossero ampie ed impellenti – spiega ancora Cutrupi – . Si pensi che sono almeno una cinquantina al giorno le persone che si rivolgono a quella struttura per il sostentamento alimentare più essenziale. Abbiamo verificato la possibilità di sostenere un ulteriore impegno. E non abbiamo inteso tirarci certo indietro”.
Dunque per altre due settimane la mensa di vico Pace potrà contare sul sostegno delle congreghe. Ed è slittata, di conseguenza, anche la giornata di impegno ancor più concreto e di “contatto diretto” fra le arciconfraternite e gli utenti della mensa, con i Fratelli Superiori delle tre congreghe impegnati a servire personalmente i pasti in refettorio. Avrebbe dovuto svolgersi negli ultimi giorni di gennaio. Ma visto il prolungarsi dell’iniziativa si terrà a metà febbraio. E potrebbe essere ripetuta più volte. L’undici sarà Cutrupi a servire personalmente in tavola. In altre giornate arriveranno gli altri fratelli superiori.
“Avere un contatto diretto con chi vive nel disagio – commenta – ci consentirà di comprendere meglio ante cose, e trarre spunto per future iniziative”.
L’iniziativa “Un pasto al giorno per un mese” non è che l’ennesimo tassello di un progetto più ampio che le arciconfraternite di Torre Annunziata stanno sviluppando sul territorio una serie di interventi a favore di minori a rischio e fasce disagiate della popolazione.
Antonio Giuseppe Flauto