Ventidue lavoratori dello stabilimento “Fincantieri” di Castellammare hanno fatto ricorso a cure mediche dopo aver pranzato nella mensa dell’azienda di via Caio Duilio. Sotto accusa ci sarebbe una “lasagna” servita il 4 febbraio scorso cucinata in mensa da una ditta esterna.
Per fare chiarezza sull’episodio, e quindi individuare un nesso certo tra il pasto consumato e il malore accusato dagli operai, è stata chiamata l’Asl Na3 Sud che analizzerà il cibo fornito in mensa dopo aver effettuato tutti i prelievi del caso.
Ciò che è certo è che ventidue persone (tra cui anche due donne che lavorano per la ditta del servizio mensa) hanno iniziato ad accusare nausea, lievi dolori allo stomaco e diarrea, tanto da essere costretti a “marcare visita” in infermeria. Le tute blu poi, a scopo precauzionale, hanno deciso di ricorrere alle cure dei medici del pronto soccorso dell’ospedale “San Leonardo” di Castellammare. Tutti sono stati dimessi in serata, dopo essere stati sottoposti ad una terapia a base di flebo.
“Pensiamo ad una semplice indigestione – hanno commentato da Fincantieri- anche perché quel pasto è stato consumato da 250 persone e soltanto in 22 hanno accusato dei lievi malori. Se si fosse trattato di intossicazione alimentare, il caso si sarebbe sicuramente esteso a più operai. Ad ogni modo, proprio per fare piena luce sull’episodio, abbiamo deciso di far analizzare un campione della pietanza finita nel mirino dei lavoratori stessi”.