Napoli: la storia di “Voce ‘e notte” diventa una pièce teatrale

IMG_9666Domenica 14 febbraio a Napoli, l’Associazione Culturale NarteA rende omaggio alla storia della canzone partenopea: la città di Napoli non sarebbe la stessa senza le sue illustri canzoni di passioni impetuose e amori contrastati che l’hanno resa celebre nel mondo.

In occasione della ricorrenza dedicata agli innamorati, il Complesso Monumentale di San Domenico Maggiore diventa palcoscenico itinerante di NarteA: per la prima volta in assoluto (due repliche, alle ore 18:30 e ore 20:00) si accendono i riflettori per l’inedito itinerario musicale teatralizzato “Turmiento antico – Perché i poeti quando si innamorano, lo fanno sul serio!”. Realizzato in collaborazione con l’Associazione Guviden, l’evento si ispira alla storia della poesia in napoletano “Voce ‘e notte” scritta da Eduardo Nicolardi per la sua Anna, poi diventata famosa con Ernesto De Curtis che accorda alla perfezione la musica alle parole.

I poeti quando s’innamorano, lo fanno sul serio. E cosa c’è di più serio dell’Amore? Un sentimento capace di rendere come due gocce d’acqua ogni uomo, ogni donna, che non possono far altro che seguire quella “voce” rintronante dentro il petto e cercare gli occhi amati. Se quegli sguardi dovessero essere negati, allora tutto l’amore diventa “nu turmiento antico”. Fu lo stesso quando Eduardo incontrò per la prima volta lo sguardo di Anna, e la sua vita cambiò per sempre. Da quel momento in avanti visse soltanto per lei. Tuttavia, all’epoca non bastava essere innamorati. Le famiglie ricorrevano al “sensale” per trovare alle loro figlie nubili, per marito, persone notoriamente scelte non per merito personale, ma in base alle loro appartenenze. Eduardo non si rassegnava all’idea di quell’amore impossibile. Una notte gli sembrò proprio di vedere Anna che lo salutava dietro quei vetri al primo piano. Quella stessa notte si recò al Gambrinus, carta e penna alla mano offrirono sfogo ai suoi tormenti, consacrando il testo di una delle più belle canzoni d’amore di tutti i tempi.

Una vera e propria “incursione teatralizzata” prende vita al Complesso di San Domenico Maggiore: i vari ambienti del sito storico, dal cortile alla sala Capitolare, saranno la scenografia naturale della pièce teatrale “Turmiento antico”, scritto e diretto da Febo Quercia, con Orazio Cerino, Fabiana Fazio, Stefano Ferraro e Serena Pisa, accompagnati dal Maestro Marco D’Acunzo (chitarra e arrangiamenti). I costumi sono a cura di Antonietta Rendina. Attraverso un percorso che si snoderà tra pièce teatrale e melodie novecentesche, gli spettatori saranno trasportati lontano dalla attuale frenesia cittadina, in un luogo del passato dove le note e le parole si fondono nei suoni e nelle voci della storia, della cultura e della tradizione napoletana.
La quota di partecipazione è di € 15,00 a persona, con prezzo speciale di € 20,00 a coppia.
Per partecipare all’evento, è obbligatorio prenotare ai numeri 339.7020849 e 334.6227785.

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