Stava provando a lasciare la città, direzione Pesaro, dopo gli ultimi fatti di fuoco e soprattutto dopo aver capito che la morsa della giustizia si stava per stringere intorno a lui.
E’ stato bloccato in autostrada il boss Alessandro Giannelli, dopo che gli inquirenti erano stati sulle sue tracce nelle ultime settimane.
Una latitanza relativamente breve quella di Giannelli, 34 anni, cresciuto a Bagnoli tra le fila del clan D’Ausilio e considerato uno dei più pericolosi criminali emergenti, che era riuscito a sfuggire ad un blitz per catturarlo appena venti giorni fa.
L’auto sulla quale stava provando ad allontanarsi dalle zone per lui non più sicure, tra Bagnoli, Pianura e Soccavo, è stata fermata dopo la mezzanotte all’altezza di Caserta dai Carabinieri del comando provinciale di Napoli, coordinati dal generale Antonio De Vita.
A bordo con lui, la compagna il figlio di pochi anni ed un amico.
Per Giannelli l’accusa è di estorsione ai danni di un concessionario di Pianura aggravata dai metodi mafiosi. Una accusa che, seppur apparentemente lieve, servirà a fermare il boss che negli ultimi tempi era riuscito contornarsi di giovani criminali con i quali puntava a gestire tutti i traffici illeciti della zona occidentale di Napoli.
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