La chiusura della Piscina Comunale di Lucrino sembra dietro l’angolo. Secondo indiscrezioni riportate dal blog Pozzuoli21, infatti, per il concessionario che ha vinto il bando di gara i costi di fitto e di gestione sarebbero troppo alti per poter continuare ancora a tenere aperta la piscina comunale di Lucrino.
O dentro o fuori: Secondo l’Anfra i costi per gestire l’impianto sono risultati molto più alti ed ha quindi chiesto di abbassare il canone mensile. In caso di risposta contraria del Comune si troverà costretta, dal primo marzo, a deporre le armi, lasciando la piscina scoperta e priva di una qualsiasi gestione.
«L’amministrazione paga lo scotto di essere stata superficiale nella stesura del bando per l’affidamento della piscina – si legge in una nota dell’associazione “Noi Re(si)stiamo Qui”. Nulla togliere all’imprenditore e agli investitori, ma è un caso a dir poco singolare che uno spazio d’acqua natatorio venga affidato ad una società che non è nemmeno iscritta alla Federazione Italiana Nuoto. Negli anni passati l’iscrizione e l’anzianità alla FIN erano elemento fondamentale anche solo per le società che volevano “mettere piede” nella piscina comunale. Sotto questo punto di vista l’errore fatto dalla politica e dai dirigenti che hanno provveduto alla stesura del bando è grossolano, ma a tutto c’è rimedio e noi non abbiamo intenzione di mettere nessuno alla gogna. Chiediamo all’amministrazione di rifare il bando pubblico, non considerando soltanto l’elemento del massimo ribasso (che critichiamo in tutti gli appalti pubblici) ma valutando anche le competenze delle società che si presentano. Nel tempo che ci separa da qui ad un ulteriore affidamento il Comune può decidere di gestire l’impianto sportivo per tutte quelle che sono le attività amministrative ordinarie e nel contempo fare un accordo con le società sportive di Pozzuoli affiliate alla FIN per la gestione dello spazio d’acqua».
Il pericolo reale, infatti, è che dopo l’abbandono della società ANFRA la piscina comunale resti ancora per anni senza nessuna gestione, rendendo vani gli sforzi fatti negli anni anche per rammodernarla e renderla un impianto sportivo all’avanguardia.
«La nostra proposta – dichiara Riccardo Volpe, rappresentante dell’associazione – va nell’interesse generale della città. Da un lato chiediamo di ammettere e correggere l’errore grossolano che ha fatto l’amministrazione nel bando di gara, rivedendo anche il canone mensile che ci sembra eccessivo e quindi preparare un altro bando per un ulteriore affidamento. D’altra parte, aspettando i lunghi tempi del bando, per evitare che la piscina ricada in un “periodo buio”, l’amministrazione può siglare accordi per la gestione dello spazio d’acqua con le società di Pozzuoli, che hanno le credenziali per gestire uno spazio di nuoto, creando così opportunità, posti di lavoro e dando una continuità alla piscina»