Umberto Onda, all’ergastolo al 41bis ed ex reggente del clan Gionta di Torre Annunziata, ha tentato il suicidio nel carcere di Opera a Milano. Onda, in galera per associazione per delinquere di stampo camorristico ed omicidio, si è tagliato con
un oggetto contundente al fine di provocarsi la morte. L’ex killer dei Gionta di Torre Annunziata ha perso tanto sangue ma le guardie penitenziarie hanno fatto scattare immediatamente l’allarme riuscendo a salvarlo.
Ora le sue condizioni sono migliorate ed è sotto stretta osservazione da parte del personale del carcere milanese di Opera.
Troppo stringente il regime del carcere duro e soprattutto troppo trasferimenti da un istituto di pena all’altro, queste le motivazioni alle base del gesto estremo. Onda, per un periodo di tempo a capo delle fila dei Valentini, deve scontare una
pena di 17 anni di reclusione inflittagli in primo grado per associazione mafiosa, omicidio, rapina e ricettazione.
L’ex killer del clan egemone a Torre Annunziata venne arrestato nel 2010 a Brindisi dopo circa 3 anni di latitanza: Onda venne sorpreso mentre scendeva da un traghetto proveniente dalla Grecia.